Sebastian Vettel è tornato alla vittoria in un Gp di Gran Bretagna caratterizzato da un numero incredibile di colpi di scena, che ha ripagato finalmente gli appassionati dopo un periodo fatto di gare certamente non esaltanti. Le prove avevano incoronato con la pole position il solito Lewis Hamilton, che sembrava candidato ad una facile vittoria sul circuito di casa. L’inglese invece ha sbagliato lo start finendo alle spalle di Vettel e poi addirittura in fondo al gruppo a causa di una ruotata rifilatagli da Raikkonen, il quale ha dovuto scontare per questo una penalità di dieci secondi. Con la vettura ancora in buono stato malgrado i messaggi radio dal box lasciassero intendere altro, Hamilton si è prodotto in una rimonta eccezionale, che lo ha visto risalire al sesto posto in solo dodici giri, dimostrando ancora una volta come le vetture dei primi tre team appartengano ad un’altra categoria rispetto alla concorrenza. Nella speranza di recuperare ancora, il box Mercedes ha optato per una strategia con un solo cambio gomme, restando in attesa alla finestra nella speranza di qualche colpo di scena, poi puntualmente arrivato. Al giro 33 infatti, la Sauber di Ericsson è volata violentemente fuori alla prima curva con una dinamica che parrebbe suggerire come causa un problema alle sospensioni o alle gomme, obbligando la direzione corsa a far uscire la safety car.

Approfittando della neutralizzazione Vettel, che era primo, Verstappen, terzo, e Raikkonen, quarto, si sono fermati ai box, mentre Bottas ed Hamilton hanno continuato la loro corsa installandosi al primo ed al terzo posto provvisorio con Vettel nel mezzo. La safety car ha avuto una durata lunghissima che avrebbe anche potuto condizionare l’esito della gara: la regola, già di per sé discutibile, secondo cui i doppiati possono recuperare il giro di ritardo, accoppiata al ritmo massimo consentito in regime di sicurezza ed al fatto che non si può ripartire se il gruppo non é stato ricompattato, su un circuito lungo come quello di Silverstone hanno addormentato la gara per un quarto d’ora, avvantaggiando indirettamente le Mercedes, che in regima di corsa libera avrebbero potuto soffrire di grossi problemi d’usura. Per di più, la ripartenza è durata un amen, visto che dopo mezzo giro il solito Grosjean ha colpito Sainz che stava tentando su di lui un sorpasso impossibile, richiamando in pista la vettura di sicurezza per recuperare le monoposto incidentate.

Quando è stata data di nuovo bandiera verde mancavano solo undici giri ed è iniziato il capolavoro di Vettel. Il ferrarista, secondo dietro a Bottas, ha provato ad infastidire da subito il rivale, ma senza l’aiuto del DRS, momentaneamente disabilitato dalla direzione gara per ragioni di sicurezza, l’impresa sembrava impossibile. Una volta ottenuto di nuovo l’ok per l’utilizzo del dispositivo, Vettel ha aspettato il momento giusto ed a cinque tornate dalla fine ha trafitto l’avversario con una manovra a sorpresa che non gli ha lasciato scampo, volando indisturbato verso il successo. Bottas, in crisi di gomme e forse anche deconcentrato dalla manovra subita, ha ceduto in breve tempo anche a Hamilton e Raikkonen, riuscendo a contenere Ricciardo solo grazie alla potenza enorme del suo propulsore. Nel frattempo, dopo aver compiuto un testacoda e altre piccole sbavature, a sole quattro tornate dalla fine ha abbandonato la compagnia anche Verstappen per un problema tecnico. Malgrado i tentativi disperati di rimonta di Hamilton, Vettel è riuscito a ribattere colpo su colpo vincendo la gara in casa del nemico, col compagno di squadra Raikkonen festante sul terzo gradino del podio. Dietro i tre di testa, Bottas ha chiuso ogni varco tenendo a bada Ricciardo. A punti, staccatissimi, anche Hulkenberg, Ocon, Alonso, Magnussen e Gasly. Col successo di Silverstone, Vettel ha aumentato il suo margine in classifica su Hamilton portandolo a otto punti, che spera di rimpinguare ulteriormente nel GP di Germania che avrà luogo a Hockenheim tra due settimane.

Francesco De Giorgi