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Gp Germania: Hamilton vince e capovolge il mondiale, Vettel sbatte e spreca tutto

22/07/2018

Gp Germania: Hamilton vince e capovolge il mondiale, Vettel sbatte e spreca tutto

Nulla avrebbe potuto lasciar presagire ieri un finale così convulso né tantomeno sorprendente per il GP di Germania. La Ferrari aveva dominato la qualifica con Vettel, che aveva demolito di quasi due secondi il vecchio record del tracciato precedendo Bottas ed il compagno Raikkonen. Hamilton era stato costretto al quattordicesimo posto da un suo errore, un’uscita garibaldina oltre il cordolo della prima curva che aveva danneggiato il circuito idraulico della sua Mercedes, obbligandolo a restare fuori da Q2 e Q3 e a posizionarsi in settima fila sullo schieramento. I tre quarti di gara si erano svolti in maniera lineare, con le posizioni cristallizzate da un certo punto in poi e Vettel in testa davanti a Raikkonen e Bottas. Hamilton, che aveva allungato al massimo il suo primo stint sperando nella pioggia, era risalito fino al quinto posto provvisorio. In verità, la Ferrari aveva già creato un momento di imbarazzo tra i suoi piloti perché al termine delle soste Raikkonen si era trovato in testa avendo anticipato il pit stop rispetto al compagno. Dopo un surreale siparietto via radio, Vettel è tornato al comando. Tutto sembrava volgere al meglio per la compagine di Maranello, ma a venti passaggi dalla fine la pioggia ha scompaginato i piani di tutti i piloti in pista.

Sul tracciato di Hockenheim si è infatti scatenato un mini temporale, abbastanza intenso ma anche fortemente localizzato in un determinato punto del circuito. Verstappen ed altri hanno giocato il jolly mettendo le intermedie, ma il fatto che la maggior parte della pista fosse asciutta ha subito vanificato il loro azzardo. Nel frattempo, nelle zone allagate, la competizione si era trasformata in una vera a propria gara di pattinaggio, coi piloti impegnati a controllare le vetture su una superficie scivolosissima. Mentre Hamilton si scatenava al quarto posto girando molto più forte degli altri, il terzetto di testa si trovava intrappolato in un gruppo di doppiati in piena lotta tra loro e Raikkonen, ostacolato da una Haas, finiva largo in una curva cedendo la posizione a Bottas. Proprio mentre alcuni rientravano per togliere le intermedie, all’interno della “Sachs kurve” Vettel perdeva il controllo della sua vettura in staccata, finendo mestamente nelle protezioni ed obbligando la direzione corsa a far entrare in pista la safety car.

Un vero e proprio suicidio sportivo, che potrebbe anche non avere appello. Il box Ferrari restava incredulo mentre il tedesco, ancora all’interno della vettura, si disperava per l’ennesimo errore di questa stagione, forse il più clamoroso finora, visto che difficilmente la sua vittoria avrebbe potuto essere messa in discussione e visto che nel giro di pochi minuti, da leader in fuga, il tedesco si è ritrovato inseguitore a distanza. Il muretto del cavallino, forse ancora sotto choc, ha commesso un’ulteriore leggerezza attendendo un giro di troppo per far fermare Raikkonen durante la neutralizzazione, senza approfittare del caos creatosi al box Mercedes durante la sosta di Bottas. A quel punto, con Hamilton in testa davanti al compagno ed al finnico della Ferrari, la gara era di fatto finita. Al restart, Bottas ha cercato per qualche chilometro di riprendersi la leadership, ma la ferma opposizione di Hamilton ed il pronto richiamo del team hanno impedito che lo straordinario capovolgimento di fronte potesse essere vanificato dai due piloti.

Con la vittoria tedesca, Hamilton è risalito a +17 su Vettel, che già la prossima settimana a Budapest dovrà impegnarsi per riscattarsi prontamente ed evitare altri errori che possano vanificare per sempre la rincorsa al mondiale. Dietro ai tre di testa ha chiuso comunque Verstappen, la cui Red Bull non era al livello della concorrenza, ma ha mantenuto un vantaggio sufficientemente cospicuo sulla concorrenza per non pagare le conseguenze dell’errore tattico compiuto calzando gomme da pioggia. Quinto posto per un positivissimo Hulkenberg davanti a Grosjean, con Perez, Ocon, Ericsson e Hartley a punti. Brutta gara del giovane Leclerc, che dopo il nono posto in qualifica ha vanificato tutto compiendo una serie imbarazzante di errori nella fase in cui la pista era parzialmente bagnata. Sfortunatissimo Ricciardo, costretto al ritiro da un problema tecnico quando era in rimonta dopo essere partito dal fondo per aver sostituito diverse componenti della power unit. Da segnalare il fatto che nelle prime libere si è rivisto in pista Antonio Giovinazzi, impiegato come tester dal team Sauber.

Francesco De Giorgi 

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