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16/09/2018
Rea padrone anche a Portimao, il mondiale è sempre più suo
Cambiano i circuiti, i continenti e le latitudini, ma davanti a tutti c’è sempre Jonathan Rea con la sua Kawasaki. Sui saliscendi di Portimao, spettacolare tracciato portoghese di nuova generazione, il nordirlandese della “verdona” ha portato a casa l’ennesima doppietta superando i 100 punti di vantaggio sul più vicino rivale in graduatoria, cosa che potrebbe permettergli di chiudere il conto per il quarto iride consecutivo già a Magny Cours e con ancora due gare da disputare. Rea ha semplicemente dominato entrambe le gare, anche se con modalità diverse: al sabato è scappato via subito, mentre oggi ha dovuto sudare per metà gara per avere ragione di Davies ma poi, scavalcato il gallese, ha di nuovo distanziato la concorrenza in modo non netto ma irrimediabile. Sul podio con lui hanno chiuso Melandri e Van der Mark in entrambe le gare, con un secondo ed un terzo posto a testa. Davies ha corso acciaccato dopo aver fratturato di nuovo la clavicola destra in allenamento e non ha potuto fare meglio di due quarti posti. Male Sykes, che proprio non digerisce il tracciato portoghese e che si è accontentato di due quinti posti. Sfortunata l’Aprilia, che sabato avrebbe potuto ambire al podio con entrambi i piloti ma ha visto Laverty finire subito a terra abbattuto da Fores e Savadori scivolare quando era saldamente terzo. La domenica ha sparigliato le carte per la casa di Noale, i cui piloti non hanno potuto far altro che limitarsi al sesto e settimo posto con l’italiano davanti all’irlandese. Punti in entrambe le gare per Rinaldi, che potrebbe aver chiuso a Portimao la sua stagione.
La Supersport ha offerto uno degli spettacoli più emozionanti e nel contempo assurdi mai visti finora. Dopo un inizio scoppiettante, in cui il leader mondiale Cortese è scivolato abbattendo il rivale Cluzel, Mahias sembrava avere il successo in tasca nonostante un arrembante Caricasulo avesse tentato di raggiungerlo per oltre metà gara. Ma per il francese le cose non dovevano andare per il verso giusto, così all’inizio dell’ultimo giro la sua gomma posteriore si è afflosciata a causa di
una foratura costringendolo al ritiro mentre, quasi contemporaneamente, Hartog e Quero si urtavano finendo a terra. Per motivi non del tutto chiari, la direzione corsa ha deciso di sospendere la gara, dichiarandola conclusa con classifica al giro precedente, malgrado mancassero solo poche centinaia di metri alla conclusione. Nel caos generale, sfruttando il regolamento per non perdere la vittoria, Mahias ha provato a rientrare ai box contando sul fatto che chiunque fosse stato in grado di raggiungere la corsia entro i cinque minuti dalla fine della sessione sarebbe stato classificato. Così, con il pubblico in delirio, il francese è tornato ai box sul cerchione disseminando di rottami la pista e riuscendo a raggiungere il parco chiuso malgrado due cadute lungo il percorso. Dopo un rapido festeggiamento, la doccia fredda: nell’ultimissimo tratto Mahias ha tagliato un pezzo di pista infilandosi in un ingresso della corsia box non consentito ed è stato squalificato. Alla fine, incredulo, Caricasulo ha potuto festeggiare il suo successo davanti a Kyle Smith ed all’eroico De Rosa, al sesto podio consecutivo con la sua MV. Cortese, risalito in sella, si è ritrovato quinto al termine di una rimonta compiuta anche con sorpassi al limite, ed ha allungato a +16 su Cluzel.
In Superstock successo per distacco del nostro Tamburini, che ha vinto dopo aver rimontato su Sandi, secondo al traguardo davanti a Reiterberger, Marino e Scheib. “Reiti” avrebbe potuto chiudere il discorso campionato proprio a Portimao, ma una parte centrale di gara molto sottotono lo costringerà ad attendere Magny Cours per poter alzare la coppa. Tamburini e Scheib, gli unici rimasti ancora in lizza, tenteranno di giocare sulla pista francese, tradizionalmente teatro di finali di stagione imprevedibili e convulsi, le loro ultime carte per cogliere il successo nella serie. Scott Deroue ha vinto la prova della Supersport 300 al termine di una gara consistente, nella quale, per quanto non sia riuscito a staccare i suoi inseguitori, si è nel complesso mostrato nettamente superiore. Brutta prova della Carrasco, che conserva per dieci punti la leadership mondiale dopo aver chiuso al decimo posto, mentre ormai sono ridotte al lumicino le speranza di Grunwald, caduto dopo un contatto al penultimo giro.
Francesco De Giorgi
