Lewis Hamilton ha vinto ancora, facendo suonare il suo inno nazionale anche sul podio di Sochi. Una vittoria tutto sommato semplice, in cui il suo compito è stato quello di non perdere la calma ed attendere gli eventi, perfettamente assistito dal compagno di squadra Bottas, che al momento opportuno, come ormai è consuetudine, si è trasformato da pilota Mercedes meglio piazzato a guardia del corpo del capitano, chiudendo di fatto i giochi. La partenza aveva lasciato qualche speranza ai ferraristi, con un Vettel autore di un ottimo scatto, ma alla prima curva l’intesa tra i due alfieri della stella d’argento ha avuto la meglio e Bottas ha potuto affrontare la piega al primo posto davanti a Hamilton, col ferrarista solo terzo. Trascorsa una prima fase di gara tutto sommato piatta, sono iniziate le soste ai box e lì la Ferrari ha giocato l’unica carta a disposizione, anticipando il pit stop e tentando l’undercut su Hamilton.

La manovra è perfettamente riuscita ed il tedesco si è trovato stretto nel panino Mercedes a poca distanza da Bottas, ma anche con poco vantaggio sul britannico. La gioia e la speranza ferrarista hanno però avuto durata brevissima, dato che Hamilton ha impiegato poco più di un giro per riprendere la posizione su Vettel ed accodarsi a Bottas. Nel frattempo, in testa ci era finito l’incredibile Max Verstappen. Il tulipano della Red Bull, costretto a partire dalla piazzola 19 dopo aver effettuato la sostituzione di diverse componenti meccaniche, in pochissimi giri è riuscito a portarsi in quinta posizione grazie ad una serie impressionante di sorpassi. Quando gli altri si sono fermati ai box per il cambio gomme, Verstappen ha proseguito restando in pista ed in testa fino a dieci giri dalla conclusione, quando ha calzato le hypersoft sperando di poter dare tutto negli ultimi passaggi e risalire la china. La tattica avrebbe potuto dare i frutti sperati su qualunque circuito, ma non a Sochi, pista notoriamente poco esigente con le gomme, sulla quale tre edizioni fa Rosberg fece 52 giri su 53 con le stesse coperture senza accusare alcun problema. Alle spalle di Verstappen si è subito formato un trenino con Bottas davanti a Hamilton e Vettel ma, non appena il tedesco ha iniziato ad entrare nella scia del britannico, la Mercedes ha attuato la più classica delle tattiche difensive, imponendo a Bottas di lasciar passare il caposquadra per inserirsi tra lui ed il rivale, rallentando quest’ultimo.

Fermatosi ai box Verstappen, le due Mercedes hanno subito girato più veloce marcando con Hamilton il nuovo record del tracciato e togliendo ogni possibile residuo dubbio sull’andamento della gara. Dietro al vincitore Hamilton ed ai valletti Bottas e Vettel, ha chiuso un Raikkonen ignorato per tutta la gara dalle telecamere, ma autore comunque di alcuni spunti velocistici interessanti. Non ha potuto fare meglio di quinto Verstappen, che ha preceduto il compagno Ricciardo, letteralmente scomparso nel confronto col collega di box. Settimo ha chiuso il futuro pilota Ferrari Leclerc, unico a terminare nello stesso giro dei “magnifici 6”. Gli ultimi posti a punti sono andati nell’ordine a Magnussen, Ocon e Perez.

Il risultato russo ha portato Hamilton ad un confortante +50 in classifica su Vettel, praticamente l’equivalente di due vittorie con soli cinque gran premi ancora a disposizione. Come dire, le speranze di Vettel e della Ferrari sono ormai ridotte al lumicino e l’alba di Suzuka tra sette giorni potrebbe togliere gli ultimi dubbi sull’esito del campionato.

Francesco De Giorgi