Marc Marquez ha vinto il primo Gran Premio di Thailandia della storia della MotoGP al termine di una gara spettacolare, in cui è riuscito a sconfiggere il suo rivale iridato Dovizioso con la stessa astuzia con la quale il ducatista era riuscito più volte a prevalere su di lui. A decidere il tutto l’ultimissima staccata, nella quale l’italiano della Ducati si è buttato dentro a vita persa con la sua moto che scodava da tutte le parti. Stavolta, avendo imparato la lezione, Marquez ha preferito non rispondere all’attacco fino in fondo, attendendo che Dovizioso allargasse in uscita sul rettilineo principale per prevalere in accelerazione e passare primo sul traguardo. Una vittoria forse non fondamentale nel già segnato cammino iridato, ma che consolida ulteriormente il vantaggio dello spagnolo fino a portarlo a 77 punti.

Per Marquez, già a Motegi ci sarà il primo match ball per confermarsi campione. L’italiano della Ducati ha comunque compiuto una gara ottima, nella quale ha fatto valere fino in fondo le doti motoristiche della sua Desmosedici e alla quale è mancato solo il massimo risultato. Finalmente competitive le Yamaha, a podio con Vinales terzo seguito da Rossi, quest’ultimo a lungo in testa nella prime fasi ed autore di un’ultima frenata disperata con la quale ha cercato di sopravanzare il compagno di squadra, ma ha anche rischiato di compiere uno strike clamoroso. Quinto Zarco, a dimostrazione dell’ottimo stato di forma della Yamaha, nono un Petrucci poco incisivo. Undicesimo uno Iannone sottotono, nettamente sconfitto nel confronto dal compagno Rins, sesto. Tredicesimo Morbidelli. Caduto a metà gara Pedrosa, che era nel gruppo dei migliori. Non ha gareggiato Lorenzo, autore di un volo spaventoso durante la prima giornata di prove. Lo spagnolo, ancora acciaccato dall’incidente di Aragon, ha preferito evitare ulteriori rischi e saltare la gara di Buriram per provare a recuperare appieno in vista del prossimo trittico asiatico.

In Moto2 grandissimo successo di Bagnaia, che ha preceduto un ottimo Luca Marini sul traguardo. L’italiano ha approfittato dei guai ai freni che hanno confinato al terzo posto il rivale Oliveira per salire a +28 di vantaggio su di lui quando mancano ormai solo quattro gare. Sesto posto per Marini e nono per Locatelli in una gara caratterizzata da molte cadute, compresa quella del poleman Baldassarri e quelle degli altri top rider Marquez, Navarro e Mir.

Strepitosa tripletta tricolore in Moto3, con il successo di Fabio Di Giannantonio in volata su Lorenzo Dalla Porta, che torna sul podio dopo la vittoria di Misano, e su Dennis Foggia, alla prima top three della carriera. Punti anche per Bulega, Migno ed Arbolino ma un brutto zero per Bezzecchi, coinvolto incolpevolmente nella caduta di Bastianini all’ultimo passaggio. L’italiano non ha così potuto approfittare delle difficoltà fisiche di Martin, eroico quarto malgrado una grave infiammazione ad una mano gli rendesse difficilissima la guida. Lo spagnolo ha per questo ulteriormente allungato in classifica generale in una gara in cui era atteso ad una prova sostanzialmente di conserva per non cedere punti al rivale.

Lasciata alle spalle la prima edizione thailandese, il motomondiale partirà alla volta di Motegi per dare il via alla tradizionale tripletta asiatica, che vedrà tre gare in sequenza tra Giappone, Australia e Malesia, prima della chiusura di Valencia

Francesco De Giorgi