Ad inizio stagione, le incognite sul Napoli guidato dal neo tecnico Ancelotti erano molte, a partire dagli acquisti che non hanno fatto sobbalzare dalla gioia i tifosi azzurri fino alle prestazioni delle prime giornate, incostanti ed imprecise. Tutto questo, non senza qualche passo falso, è stato smentito gara dopo gara a suon di vittorie ottenendo il secondo posto a soli 6 punti dalla capolista.

Un percorso, quello dei partenopei, costellato di difficoltà poi risolte in poco tempo dalla grande esperienza del tecnico e dalla crescita professionale di tanti azzurri. I problemi maggiori, ad inizio campionato, si riscontrarono nel reparto difensivo dove i partenopei subirono 6 reti nelle prime 3 giornate, toccando il punto più basso con la sconfitta contro la Sampdoria. Questa disfatta portò, tuttavia, una voglia di riscatto che trasformò radicalmente il Napoli capace di ritrovare quella sicurezza ed armonia smarrite nelle prime partite.

L'artefice di questo cambio di passo è stato, senza ombra di dubbio, il nuovo tecnico che ha subito trovato la quadra per rimettere sui binari una situazione complessa. Il solido 4-4-2, adottato dal mister dopo le prime difficoltà, ha conferito maggiore solidità difensiva ed una costanza nella manovra offensiva che era del tutto mancata ad inizio stagione. A supporto di ciò è giunta una recente statistica che certifica come la difesa napoletana sia la seconda in Europa per aver subìto meno tiri, dietro solo all'Atletico Madrid che tuttavia ha un atteggiamento più difensivo. Quindi, un organico con un carattere forte e determinato che ha spiazzato tutti per la sua cattiveria con cui ha agguantato importanti vittorie, riuscendo anche in situazioni avverse alle caratteristiche di gioco dei partenopei. Dunque, un salto di maturità importantissimo del Napoli che può davvero fare la differenza in un campionato più combattuto rispetto agli anni passati. 

Fabrizio Rossi