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Napoli promosso al giro di boa. Da febbraio obiettivo Europa League.

03/01/2019

Napoli promosso al giro di boa. Da febbraio obiettivo Europa League.

Un percorso da protagonista nel secondo trofeo continentale riscatterà la cocente delusione per l’eliminazione in Champions.

Il sofferto 3-2 inflitto al Bologna sabato scorso ha ufficialmente chiuso il girone d’andata del campionato di serie A e, con esso, la prima parte di stagione vissuta dal Napoli. Qualsiasi tentativo di analisi quanto più oggettiva possibile del cammino compiuto dagli azzurri non può non partire dalle cifre messe a referto. Quattordici vittorie, due pareggi e tre sconfitte per un totale di quarantaquattro punti. Trentasette reti all’attivo, cifra che equivale al terzo miglior attacco del torneo, e diciassette al passivo che assegnano al club di De Laurentiis il titolo di terza retroguardia meno battuta della competizione. Citare simili cifre dovrebbe, per logica conseguenza, indurre a parlare di un percorso lusinghiero tant'è che basti pensare che nella Liga il Barcellona, pur aggiudicandosi i prossimi due impegni, potrà tagliare il traguardo del giro di boa a quota quarantatre. I partenopei devono invece accontentarsi del secondo posto a ben nove punti di svantaggio dai bianconeri, autori fino al momento di un percorso impressionante.

Fin dal suo arrivo Carlo Ancelotti ha individuato come obiettivo prioritario la capacità di essere competitivi sia in ambito nazionale che continentale e la squadra, nonostante la dolorosa eliminazione in Champions all’ultima partita in un girone nel quale si è misurata alla pari contro due corazzate come Liverpool e Paris Saint Germain, ripartirà, dopo la pausa, dalla piazza d’onore in campionato, dai sedicesimi di finale in Europa League, competizione nella quale il mister emiliano ha dichiarato di voler fare più strada possibile, e dagli ottavi di coppa Italia ( domenica 13 è in programma al San Paolo la sfida contro il Sassuolo). La nuova guida tecnica ha sicuramente apportato, sia pure nel modo più graduale possibile, un cambiamento nel sistema di gioco che tende ad una maggiore ricerca della verticalizzazione rispetto all’esasperato possesso palla delle ultime annate. La squadra ha ampliato il ventaglio di soluzioni a propria disposizione, incentivata, sotto questo punto di vista, dalla scelta del suo condottiero di concedere spazio a tutti gli elementi del roster, decisione che incrementa in maniera considerevole le rotazioni tra cui poter spaziare per scegliere sempre l’undici più adatto per il singolo impegno e tiene sulla corda i calciatori affinché questi siano sempre pronti a dare il massimo quando vengono chiamati in causa. La possibilità di tirare il fiato aiuterà certamente la rosa a recuperare buona parte delle energie tanto fisiche che mentali spese fino ad ora e a migliorare gli standard prestazionali, apparsi in calo nell’ultimo frangente.

Per una seconda parte di annata da protagonisti, risulterà indispensabile recuperare dal punto di vista realizzativo il miglior Insigne, a secco dallo scorso sei novembre dopo una partenza a razzo, e ritrovare la qualità nella costruzione delle trame di gioco per innescare nel modo migliore, a seconda delle esigenze, il numero ventiquattro insieme al bomber belga, lanciato ormai alla caccia dei centoquattro gol alle pendici del Vesuvio di Cavani, e al ritrovato Milik, autore di dieci reti con una media di una ogni novantotto minuti. Fondamentale crescere dal punto di vista della personalità per riuscire a superare gli ostacoli al cospetto di rivali più attrezzate sul piano tecnico e dell’attitudine a vincere titoli, specialmente in ambito internazionale. L’assenza per squalifica di Koulibaly ha evidenziato il peso specifico in termini di leadership del reparto del centrale senegalese e le difficoltà , particolarmente evidenti nell’ultima circostanza, sulle palle inattive, situazione nella quale sicuramente il tecnico e il suo staff lavoreranno alacremente alla ripresa degli allenamenti per correggere gli errori. Sul fronte mercato non dovrebbero registrarsi novità significative se non per operazioni in prospettiva o con vista giugno ma la bocciatura evidente di Diawara nel ruolo di regista in assenza dell’infortunato Hamsik potrebbe indurre la società ad una riflessione sulla possibilità di cedere in prestito il giocatore per consentirgli di ritrovare la necessaria continuità di impiego così da non depauperare un prezioso capitale.  

Andrea Addezio

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