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14/02/2019
Zurigo - Napoli 1-3: buona la prima in EL. In gol Insigne, Callejon e Zielinski.
Ricomincia, l'avventura europea del Napoli, in terra elvetica. L'andata dei sedicesimi di Europa League termina 3-1 per il Napoli, che gestisce e rischia in chiusura.
Ancelotti propone un 4-4-2 equilibrato. Meret, in porta, è l'estremo difensore di un pacchetto arretrato formato da Maksimovic e Koulibaly, al centro, e Malcuit e Ghoulam sulle fasce. Allan e Fabian Ruiz presiedono la mediana, affiancati da Callejon e Zielinski. Insigne e Milik formano il duo avanzato. I padroni di casa si schierano con un 3-4-3 molto fitto, votato al pressing e al contrattacco. La punta centrale è Odey, aiutato da Winter e Kololli.
Sono gli azzurri a condurre l'andamento della gara, mantenendo la sfera e cercando varchi tra le strette maglie elvetiche. I ritmi non sono alti, e non ci sono occasioni nei primi 10 minuti. Ma Insigne la sblocca, al 12esimo, sfruttando un clamoroso errore di Brecher: il portiere sbaglia l'aggancio della palla, Milik gliela ruba e serve il talento di Frattamaggiore (capitano), che deposita facilmente in rete. I biancoblu reagiscono, tentando di indurre in errore i partenopei con un intensa ed altissima pressione. Così, Konolli, al 16esimo, giunge al tiro da buona posizione, ma il suo destro finisce sul fondo.
Insigne sfiora il 2-0, dopo due minuti, con un pericoloso destro dalla distanza, deviato in corner dal portiere elvetico. Raddoppio che non si fa attendere: ci pensa Callejon, servito da Malcuit, al 22'. Lo Zurigo non ci sta, e risponde timidamente con una conclusione debole di Kharabadze, facile preda di Meret.
Gli azzurri non rischiano quasi mai, anzi: si avvicinano al 3-0, a margine di una magnifica azione corale, senza però trovare la porta con il colpo di testa di Zielinski, fuori di pochissimo. Quindi, ci prova Milik da lontano, al 40esimo, ma Brecher si oppone con i pugni. Il primo tempo si chiude con un'inzuccata di Koulibaly alta sopra la traversa ed un Napoli in totale controllo.
La ripresa inizia senza cambi tra le fila azzurre. Azzurri che sono subito pericolosi con Zielinski e l'esterno di Motril, entrambi bloccati ancora da un ottimo Brecher. L'ex Real Madrid è fermato nuovamente sul più bello, ma questa volta dalla retroguardia casalinga, al 55esimo. Ancelotti, allora, procede con il primo cambio a sua disposizione: Diawara per Allan (60').
I ragazzi guidati dal tecnico di Reggiolo sono meno propositivi rispetto alla prima frazione di gioco: c'è voglia di gestire il risultato e di scoraggiare i rivali, ora, più organizzati e determinati. Che, al 67esimo, giungono alla conclusione con il neo entrato Ceesay: palla sull'esterno della rete. Ounas, intanto, prende il posto di Insigne, al 68esimo. L'algerino si fa notare immediatamente, servendo Malcuit, bravo a sua volta ad assistere Milik, poi bloccato dalla difesa biancoblu.
Gli elvetici vengono salvati dal tracollo dal proprio portiere, che chiude lo specchio della porta prima all'ex Ajax (in offside) e a Koulibaly (intervento prodigioso). Al 76esimo, Luperto entra in campo in luogo di Ghoulam. Zielinski, un minuto dopo, si inventa una giocata meravigliosa (mette a sedere due difensori) prima di scagliare in porta il destro che vale il 3-0.
Lo Zurigo, nonostante il terzo colpo partenopeo, non demorde, spinto dall'orgoglio: Marchesano, da solo al centro dell'area, alza troppo il suo destro. All'82esimo, i biancoblu ottengono finanche un calcio di rigore (fallo di mano di Maksimovic), realizzato da Kololli con un pregevole "scavetto".
Il Napoli, negli ultimi scampoli di gara, abbassa ancor di più l'andatura e la soglia dell'attenzione. Kryeziu, infatti, al 92' colpisce la traversa con un destro di "prima" dal limite dell'area. E, sul proseguire dell'azione, Meret è bravissimo a negare il 3-2 a Khelifi. Brecher, di contro, salva su Ounas prima del triplice fischio finale.
Alessandro Alberto Di Porzio
