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Napoli-Salisburgo 3-0, quarti (quasi) ipotecati: reti di Milik e Ruiz, tris di Onguene (autogol). Ritorno senza difesa titolare

07/03/2019

Napoli-Salisburgo 3-0, quarti (quasi) ipotecati: reti di Milik e Ruiz, tris di Onguene (autogol). Ritorno senza difesa titolare

Ottavi di finale di Europa League al San Paolo, competizione che inizia ad entrare nel vivo. La sfida tra azzurri ed austraci termina 3-0: prestazione brillante dei padroni di casa. Unico neo le squalifiche di Koulibaly e a Maksimovic per la gara di ritorno, entrambi diffidati (ed ammoniti).

Ancelotti schiera i suoi secondo il migliore 4-4-2 possibile: c'è Meret tra i pali; più avanti Hysaj e Mario Rui sulle fasce, con Maksimovic e Koulibaly a completamento della difesa. Allan e Fabian Ruiz, nella zona nevralgica del campo, sono affiancati da Callejon e Zielinski. Mertens, in coppia con Milik, forma la coppia offensiva.

I biancorossi rispondono con una disposizione analoga. Un 4-4-2 in cui figurano Walke, a porta, Lainer, Ramalho, Unguene ed Ulner in difesa. Dabbur e Daka compongono il tandem d'attacco, sostenuto dalla mediana presidiata da Schlager, Wolf, Samassekou e Junuzovic.

Il Napoli parte forte, rendendosi subito pericoloso con Fabian Ruiz: tiro ribattuto dalla retroguardia austriaca. Al 10', l'aggressività partenopea viene ripagata con il vantaggio: Milik sigla l'1-0 a tu per tu con Walke. Koulibaly, dopo 5 minuti, svetta di testa sugli sviluppi di un corner, ma la sua incornata termina di poco sul fondo. Gli azzurri insistono, tenendo ritmi e l'intensità elevati.

Il raddoppio, così, è firmato da Fabian, bravo a "freddare" l'estremo difensore avversario con una conclusione di prima dal limite dell'area. Gli uomini allenati da Rose cercano la reazione, che giunge con giro-palla e pressing alto, ma senza mai creare problemi a Meret. I primi 45 minuti di gioco si concludono con tanta supremazia azzurra e con un ammonizione pesante ai danni del diffidato Koulibaly (salterà la gara di ritorno).

La sfida riprende, con un altro Salisburgo al ritorno dagli spogliatoi. Infatti, Dabbur si ritrova al 47esimo a tu per tu con il giovane portiere napoletano, che con i piedi gli impedisce di accorciare le distanze. Mertens, dopo 5 minuti, risponde per le rime, ma Walke nega il 3-0 al belga alzando sopra la traversa il suo destro ravvicinato.

Il tris, tuttavia, non si fa attendere. Arriva al 58esimo, grazie allo sciagurato rinvio di testa di Onguene, che batte il suo portiere, spedendo la sfera sotto la traversa della propria porta. Ancelotti, allora, procede con il primo cambio a sua disposizione al 66esimo: Diawara per Zielinski. Callejon, dopo 2 minuti, invece cerca la segnatura: tiro ribattuto.

I biancorossi, malgrado l'imbarcata, non ci stanno e cercano il gol della "bandiera" con Ulmer, ma il pallone si stampa sul palo. Al 72esimo, arriva anche il momento di Insigne: dentro al posto di Mertens. Gli uomini di casa continuano ad attaccare: Milik, al 75esimo, sfiora la doppietta, abile a sfruttare la distrazione di Ramalho, ma il suo esterno sinistro fa la barba al palo. Ex Ajax che lascia il campo all'81' in favore di Ounas.

Nei minuti finali, la compagine partenopea accusa un po' di stanchezza: squadra "lunga" e baricentro più basso. Maksimovic si lascia ammonire (83') e, in quanto diffidato come il compagno di reparto senegalese, non prenderà parte alla trasferta in terra austriaca. Ounas, intanto, non riesce a mandare in porta la sfera, a margine di una buona iniziativa personale. Meret, al 90esimo, sbarra la strada a Gulbransen: diagonale pericoloso, respinto di istinto. È l'ultima occasione di una contesa frizzante e divertente. 

Alessandro Alberto Di Porzio 

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