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MotoGP Qatar: Dovizioso è ancora il padrone di Losail, vincono anche Baldassarri e Toba

10/03/2019

MotoGP Qatar: Dovizioso è ancora il padrone di Losail, vincono anche Baldassarri e Toba

 La MotoGP riparte dal Qatar con lo stesso identico copione di un anno fa. Ancora una volta Dovizioso contro Marquez e ancora una volta una volata mozzafiato, col forlivese bravissimo a non abboccare all’attacco a vita persa del rivale. La Ducati e il “Dovi” hanno vinto ancora una voolta una gara complessa, che ha visto un nutrito gruppo di piloti contendersi il primato prima che la fatica e l’usura delle gomme sfoltissero il plotone. La pista qatariota è notoriamente favorevole alla moto di Borgo Panigale grazie al lunghissimo rettilineo ed alla notevole velocità del layout, ma va detto che Dovizioso ci ha messo molto del suo per sconfiggere Marquez e per avere ragione di Crutchlow, terzo e di Rins, che ha chiuso quarto con una Suzuki in grandissima forma. Anche l’altro pilota di Hamamatsu, il debuttante Mir, ha vissuto una serata ottima, ma il suo ottavo posto finale non rende giustizia a quanto di buono fatto vedere nelle prime fasi. Delusione in casa Yamaha. La pole di Vinales aveva illuso il team giapponese sulle possibilità di vittoria, ma la gara si è rivelata un’altra storia. Partito male, lo spagnolo è rimasto quasi fino all’ultimo coi primissimi, ma non è mai stato concretamente in lotta ed alla fine ha chiuso settimo, due posti dietro a Rossi. Il “Dottore” in prova era finito addirittura quattordicesimo, ma ha compiuto un’ottima gara di esperienza, guidando sopra i problemi di una moto che non parrebbe nata così bene come sembrava. Sorrisi a metà per Petrucci, che ha lottato a lungo ma che nel finale, come spesso gli accade, ha ceduto fino a concludere sesto. Crollo finale per Morbidelli, undicesimo dopo aver a lungo battagliato con Rossi, mentre il suo compagno Quartararo è stato sfortunatissimo. Autore di una qualifica eccezionale (quinto), il francese ha accusato un problema in griglia che lo ha costretto a partire dai box.

La sua rimonta, seppur abbellita da diversi giri veloci, non è riuscita a portarlo nei punti. Ancora in alto mare l’Aprilia, che in Qatar ha schierato anche il collaudatore Smith (caduto) per accelerare lo sviluppo. Il decimo posto di Aleix Espargarò è un bottino magrissimo, mentre il quattordicesimo di Iannone è segno di una crisi già profonda. Grande sfortuna per il duo Pramac-Ducati, con entrambi i piloti ritirati per motivi incredibili: il rookie Bagnaia ha danneggiato la carena al primo giro per un contatto e si è ritrovato con un mezzo inguidabile ed incapace di frenare, Miller ha subito il distacco del rivestimento della sella, fatto che gli ha reso impossibile la guida. Crisi nera per Jorge Lorenzo, mestamente tredicesimo al termine di un weekend in cui non è riuscito a cavare un ragno dal buco. Raramente si ricorda un debutto su una Honda ufficiale così difficile: il maiorchino non è ancora in perfetta forma dopo l’infortunio di quest’inverno, ma nella sostanza gli è mancata del tutto la prestazione. Se qualche ritiro e i problemi di gomme di chi lo precedeva nel finale non lo avessero aiutato a risalire un minimo, Lorenzo avrebbe potuto anche finire fuori dai punti e c’è da chiedersi quanto ci vorrà per ritrovarlo nella forma che aveva a metà della scorsa stagione.

La nuova era della Moto2 motorizzata Triumph si è aperta col successo di Lorenzo Baldassarri, che ha guidato la compagnia per tutta la durata della gara ed è riuscito a contenere la roboante rimonta di Luthi, secondo per pochissimi centimetri in volata. Terzo gradino del podio per Schrotter, che ha regolato a sua volta un ottimo Gardner. Oltre a Baldassarri, altri quattro italiani hanno raccolto dei punti: Marini ha concluso ottavo giusto davanti al debuttante Bastianini, Di Giannantonio è invece arrivato undicesimo, due posti davanti a Locatelli. Caduti nelle prima fasi gli attesi Bulega e Bezzecchi.

Prima vittoria in carriera per Kaito Toba in Moto3. Il giapponese ha colto il suo primo successo battendo in volata un ottimo Lorenzo Dalla Porta e Canet. Splendido quinto posto per Celestino Vietti, che ha dimostrato che il podio dell’anno scorso in Australia non era un fuoco di paglia, mentre hanno finito in top ten anche Antonelli, ottavo, ed il rientrante Fenati, nono. Per l’ascolano, alla prima gara dopo la squalifica dell’anno scorso, una buona prestazione rovinata da un’incomprensione incredibile, che lo ha visto affrontare spontaneamente la nuova penalità del “long lap” malgrado gli fosse stato dato solo un avvertimento.

Francesco De Giorgi
 

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