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Moto GP: Marquez torna a dettare legge in Argentina. Vince ancora Baldassarri in Moto2

31/03/2019

Moto GP: Marquez torna a dettare legge in Argentina. Vince ancora Baldassarri in Moto2

Marc Marquez è tornato a dettare la sua legge sul tracciato di Termas De Rio Hondo. Tre settimane di polemiche sul presunto dispositivo aerodinamico Ducati non lo hanno minimamente sfiorato ed ha risposto all’assalto rosso di Dovizioso nell’unico modo che conosce, ossia dominando da cima a fondo la gara. Scattato a molla dalla pole position, lo spagnolo è fuggito via con una facilità impressionante, lasciando ai suoi rivali solo la lotta dal secondo posto in giù. Un ritmo inavvicinabile ha consentito a Marquez di non correre alcun pericolo lungo tutto lo svolgimento della gara, consegnandogli anche la testa del mondiale ai danni di Dovizioso. L’unica speranza concreta per gli avversari era riposta nei capricci del meteo, ma dopo alcune ore di chiusura totale, il cielo sull’Argentina si è aperto spegnendo ogni sogno di gloria dei rivali.
Dovizioso può recriminare poco, ha fatto ciò che ha potuto, ossia contendere fino all’ultimo il secondo posto ad un coriaceo Rossi, ma alla fine ha dovuto piegarsi al “Dottore”, che a quarant’anni ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore. Il campione di Tavullia si conferma animale da gara, in grado di sopperire ai problemi della moto col suo enorme talento in condizioni di battaglia coi rivali. Ai piedi del podio Miller e Rins, con Petrucci sesto dopo aver combattuto per il podio fino a pochi giri dalla fine. L’italiano ancora una volta ha pagato sulla distanza i suoi problemi nel gestire il consumo delle gomme. Grande delusione per Morbidelli e Vinales, caduti all’ultimo giro dopo aver fatto un’ottima gara nel gruppo dei primi. La colpa dell’incidente che li ha visti coinvolti è dell’italiano, che ha tamponato lo spagnolo mentre entrambi cercavano di sopravanzare Petrucci. Tra i tanti ritiri hanno brillato Nakagami e Quartararo, rispettivamente settimo ed ottavo. Timidi segnali dalla KTM, in top ten con Pol Espargarò e appena fuori con Oliveira, mentre fatica ancora Zarco. Ancora disperso Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha chiuso in una deprimente dodicesima posizione a ben 27 secondi di ritardo da Marquez, rimediando un distacco medio superiore al secondo al giro. Lo spagnolo non è in perfette condizioni fisiche ed ha saltato gran parte dei test stagionali, ma le scusanti non bastano a giustificare un tracollo prestazionale così imbarazzante. Tredicesimo Crutchlow, che l’anno scorso in Argentina aveva vinto e che ha rovinato tutto rimediando una penalità per partenza anticipata. Ultimo in prova ed in gara Andrea Iannone. L’Aprilia è alle prese con l’ennesima moto nata male, ma il gap tra il vastese ed il compagno Aleix Espargarò (nono) lascia molto pensare sul momento che sta vivendo il pilota italiano, mai così poco competitivo nella sua carriera.

Grande vittoria per Baldassarri in Moto2. L’italiano, ora in fuga nel mondiale a punteggio pieno, ha raddrizzato con una prova maiuscola delle qualifiche infelici, regolando uno scatenato Gardner, finalmente esploso con un mezzo all’altezza, e Alex Marquez. Settimo Marini, che forse ha compromesso un piazzamento migliore battagliando troppo a lungo con Brad Binder. Punti anche per Bastianini, sedicesimo Bezzecchi, ritirati Bulega, Di Giannantonio e Manzi.

La Moto3 ha salutato il primo successo in carriera del “cachorro” Jaume Masia, primo in volata al termine di una gara in cui non sono mancati contatti, cadute e manovre al limite. Sul podio con lui Darryn Binder e Tony Arbolino, quest’ultimo alla sua prima volta in top 3. Buona la gara degli italiani, con Antonelli quarto, Foggia ottavo, Migno undicesimo e Vietti quattordicesimo. Peccato per Dalla Porta, alla fine settimo dopo aver guidato la gara fino a poche curve dalla fine a causa della manovra azzardata di un avversario che lo ha costretto a perdere tempo. Malgrado il magro decimo posto conquistato, Kaito Toba rimane in testa alla classifica con 31 punti, due in più proprio di Della Porta.


Francesco De Giorgi 

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