Il Napoli, reduce da un pareggio striminzito al San Paolo contro il Genoa, incontrerà giovedì sera nei quarti di finale di Europa League l’Arsenal, a Londra, nell'affascinante Emirates Stadium. Il sorteggio non è stato sicuramente fortunato per la squadra partenopea ma se si vogliono coltivare ambizioni di vittoria finale un avversario dovrebbe valere un altro. 

Il Napoli ha la concreta possibilità di portare un prestigioso trofeo europeo nella sua bacheca dopo circa trenta anni. Infatti, l'ultima vittoria è quella della vecchia coppa Uefa del 1989,  La stagione della squadra di mister Ancelotti può diventare indimenticabile se il Napoli tornerà ad essere quello delle prestazioni del girone di Champions. Indimenticabile è la vittoria in casa contro il Liverpool e indimenticabile è la quasi vittoria di Parigi dove solo un gioco di prestigio all’ultimo minuto di Di Maria impedì la conquista del bottino pieno, ampiamente meritato in quella circostanza.

Il ballottaggio a difesa della porta tra Ospina e Meret è uno dei dubbi che ci porteremo fino a giovedì sera. La difesa, ancora orfana di Albiol, avrà il pesante compito di annullare le sortite offensive di Abumeyang e Lacazette con Ozil a supporto da trequartista. Pertanto le scelte sembrano ricadere su Mario Rui, ancora riproposto in sostituzione di un non totalmente recuperato Ghoulam, Maksimovic e Koulibaly centrali con Malcuit sulla destra più adatto ed affidabile di un Hysaj in parabola discendente come qualità e prestazioni. A centrocampo le scelte sembrano essere fatte con Callejon, Allan, Fabian e Zielinski a sinistra. L'attacco proverà nuovamente a fare a meno di IUnsigne, ancora in condizioni fisiche precarie e presenterà Mertens e Milik a cui spetterà il gravoso compito di perforare la rete avversaria dando una seria ipoteca alla qualificazione della squadra azzurra. Arbitro spagnolo di esperienza per la gara di giovedì sera, a dirigere sarà  infatti il Signor Mallenco che non vanta però nessun precedente con la squadra azzurra nonostante sia internazionale dal 2004. 

Francesco Minervino