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Hamilton imperatore di Cina nel GP numero 1000

14/04/2019

Hamilton imperatore di Cina nel GP numero 1000

Il Gran Premio numero 1000 della storia iridata della Formula 1 si è svolto in un clima di restaurazione, restituendo alla Mercedes ed a Lewis Hamilton il possesso del mondiale dopo la fortunosa vittoria del Bahrain. Il pilota britannico ha dominato da cima a fondo la gara, strappando subito il comando dalle mani del compagno Bottas, ottimo poleman in qualifica, per scappare in solitaria verso il sucesso. Per la Mercedes una prestazione convincente ed una netta superiorità che hanno cancellato di colpo i dubbi venuti fuori nel deserto mediorientale due settimane fa. Oltre all’exploit della stella d’argento, ha fatto molta specie il regresso della Ferrari, tornata sui livelli dell’Australia. Le rosse di Maranello hanno perso la spinta che le aveva rese vetture da battere in Bahrein ed hanno palesato i problemi di affidabilità che già avevano funestato le prime due gare. Vettel è stato autore di una gara regolare, seppure priva di particolari acuti, ed ha conquistato il terzo posto che per lui rappresenta, incredibile a dirsi, il primo podio stagionale.

Le uniche preoccupazioni concrete sono arrivate da Verstappen, che poco dopo la metà gara ha tentato un attacco al tedesco senza riuscire a soffiargli la posizione. Al via il più lesto tra i ferraristi era stato Leclerc, ma un chiaro ordine di scuderia lo ha costretto a cedere il passo a Vettel e da qual momento il monegasco ha seguito una tattica di gara alternativa, che comunque non lo ha premiato e lo ha costretto al quinto posto finale, peraltro con l’ansia del dover guidare negli ultimi chilometri con un problema al cambio, fortunatamente di lieve entità. Purtroppo l’affidabilità è un problema serio per la Ferrari, che ha costretto proprio Leclerc a sostituire alcune componenti elettroniche nelle libere ed ha visto Giovinazzi, che monta la stessa power unit pur guidando per l’Alfa Romeo, saltare le qualifiche per un guasto. L’italiano non è poi riuscito a rimontare in gara, fermandosi ad un magrissimo quindicesimo posto finale. Tra le due Ferrari, come detto, si è inserito Verstappen, che continua a convincere con una Red Bull lontana dalla forma migliore. Il sesto posto finale è andato al compagno Gasly, autore di una prestazione che ha convinto nel risultato (suo anche il giro più veloce della gara), ma non tanto nelle performance, visto che il gap cronometrico con Verstappen rimane di notevole entità.

Alle spalle dei primi sei si è svolta un’altra gara, percorsa su altri ritmi e senza la minima possibilità di impensierire i piloti delle tre scuderia top. Il settimo posto finale è stato appannaggio di Ricciardo, che ha finalmente raccolto qualche punto, seppur terminando ad un giro dal vincitore con una Renault che comincia ad essere una delusione. Ottavo posto finale per Perez, davanti a Raikkonen su Alfa Romeo ed all’eroico Albon. Il thailandese ha raccolto l’ultimo punto disponibile al termine di una gara tutta di rimonta, dopo che un brutto incidente nelle libere lo aveva costretto a saltare la qualifica ed a partire dalla pit lane. Delusione per le Haas, mai competitive sul tracciato di Shanghai ed entrambe fuori dalla zona punti. Disastro anche per la McLaren, le cui vetture sono state coinvolte in un contatto multiplo al primo giro e, costrette a soste lunghe per le riparazioni, non si sono più viste. Sainz ha chiuso solo quattordicesimo, mentre Norris si è ritirato negli ultimi giri. Continua l’agonia della Williams.

La squadra di Grove riesce ad abbandonare temporaneamente gli ultimi due posti solo grazie ai problemi degli avversari, ma il gap prestazionale in gara è tale che le due vetture inglesi finiscono prima o poi irrimediabilmente in fondo alla classifica. Ritirati anche Hulkenberg e Kvyat, che ne ha combinate di tutti i colori beccandosi anche un drive through. Con la vittoria cinese, Hamilton si è riappropriato della leadership mondiale ed ora guida le fila con sei lunghezze di vantaggio su Bottas. Terzo è ancora Verstappen, mentre Vettel ha sopravanzato Leclerc soffiandogli il quarto posto.

Francesco De Giorgi 

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