La classe non è acqua recitava un detto e soprattutto non conosce età. A confermare questa frase ci hanno pensato Roger Federer e Feliciano Lopez che tornati sull’erba, nel loro habitat naturale, si sono affermati a quasi 38 anni. Ma, se per Federer il successo di Halle non è una notizia da copertina visto che lo svizzero ha conquistato il torneo tedesco per la decima volta (il 102esimo trionfo in carriera), per Lopez la vittoria al Queen’s di Londra suona come un vera e propria sorpresa. Il tennista spagnolo era infatti reduce da un periodo di assoluto declino e in tutto il 2019 aveva vinto appena 8 partite uscendo sempre ai primi turni dei tornei disputati; ma l’erba, si sa, è alleata di Lopez che, grazie al suo gioco aggressivo e spettacolare, fatto di continue discese a rete e colpi di volo, ha regolato specialisti dell’erba come i canadesi Raonic e Auger Aliassime mentre in finale è stato il francese Simon a dovergli lasciare il titolo (il settimo in carriera).

Federer ad Halle in finale ha battuto in due set il belga David Goffin. Un peccato per l’italiano Matteo Berrettini che, dopo il trionfo della scorsa settimana a Stoccarda, ha giocato un gran tennis eliminando Basilashvili, Seppi e ancora una volta Khachanov. Quando la finale sembrava un sogno possibile per testare contro un big come Federer, gli evidenti progressi è arrivata, un po’ inaspettata, la sconfitta contro Goffin ma resta comunque un altro ottimo risultato per il tennista romano che ha deciso di rinunciare ai tornei nella prossima settimana per preparare al meglio l’appuntamento clou dell’anno a Londra sui campi di Wimbledon ad inizio luglio.

Il circuito femminile aveva due appuntamenti in calendario sempre su erba: Ashleigh Barty ha dimostrato di essere in gran forma e di saperci fare anche sui prati verdi vincendo a Birmingham il suo sesto torneo. Piegata in finale la tedesca Georges con l’australiana che si candida come una delle favorite a una settimana dall’inizio di Wimbledon. A Mallorca in Spagna, successo per Sofia Kenin che evita il doppio successo per la Svizzera battendo Belinda Bencic al termine di una maratona nella quale ha rimontato l’avversaria annullandole anche tre match point.

Antonio Procopio