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MotoGp ad Assen: Vinales torna prepotentemente alla vittoria davanti a Marquez

30/06/2019

MotoGp ad Assen: Vinales torna prepotentemente alla vittoria davanti a Marquez

Maverick Vinales ha riportato la Yamaha alla vittoria dopo un digiuno che durava dall’ottobre del 2018 al termine di una gara difficilissima, caratterizzata da un caldo anomalo e condotta con grande sagacia tattica dallo spagnolo, malgrado qualche imperfezione nella guida. Dopo un iniziale sfogo delle Suzuki, terminato con la caduta di Rins, la Yamaha è salita in cattedra prima con Quartararo, fenomenale poleman e ormai sorpresa assoluta di questo inizio stagione, e quindi con Vinales, che ha approfittato del crollo prestazionale del francese per prendere la testa e rintuzzare le iniziative di Marquez, stavolta meno incisivo che in passato. Il gran caldo avvertito sul tracciato di Assen è stato una variabile fondamentale nello svolgimento della gara, avendo condizionato molto il rendimento dei piloti e l’usura delle gomme. L’aver scelto coperture di mescola più dura rispetto a Marquez è stata probabilmente una delle chiavi che hanno portato alla vittoria Vinales, anche se le stesse gomme hanno ceduto di colpo sulla moto di Quartararo costringendolo al terzo posto finale. Alla piazza quattro ha concluso Dovizioso, che ha lottato per tutta la gara con una Ducati tutt’altro che perfetta e col compagno di squadra Petrucci, alla fine sesto dietro all’ottimo Morbidelli, che ha completato la buona giornata della Yamaha. Ad essere mancato totalmente per la casa di Iwata è stato Valentino Rossi. Come accade ormai da qualche tempo, il Dottore non è mai riuscito ad essere competitivo durante il weekend ed in gara, nel tentativo di recuperare dal fondo, è caduto rovinosamente assieme a Nakagami in un incidente dalla dinamica non chiara. È difficile in questo caso non parlare apertamente di crisi. Sta lentamente rialzando la testa Iannone, decimo alla fine in una gara non facile nella quale è riuscito a battere la KTM di Pol Espargarò. Tredicesimo Bagnaia, che avrebbe meritato qualcosa in più ma ha saggiamente rallentato negli ultimi passaggi per non correre rischi inutili con una moto al limite. In campionato le cose si mettono sempre meglio per Marquez, che accumula altri punti di vantaggio su Dovizioso fino a portarsi a quota +44.

Molti incidenti hanno caratterizzato lo svolgimento della Moto2, che ha visto per demeriti propri od altrui finire a terra Baldassarri, Marquez, Navarro e tanti altri. La vittoria finale è andata ad Augusto Fernandez, primo di pochi metri su Binder, finalmente alla guida di una KTM competitiva. Terzo gradino del podio per Luca Marini davanti a Luthi, che aveva seriamente rischiato qualche giro prima travolgendo la moto di Vierge, poi colpita da Bastianini. Lo svizzero ha approfittato della battuta d’arresto generale per prendere il comando in classifica, forte di sei punti di margine su Alex Marquez, oggi abbattuto da Baldassarri a pochi chilometri dal termine. Tra gli italiani, ha chiuso sesto Locatelli, davanti ad un bravissimo Manzi, che era partito ultimo. Primi punti stagionali per Bezzecchi, decimo davanti a Di Giannantonio.

Doppietta italiana in Moto3, con Arbolino primo in volata su Dalla Porta e il pirotecnico Kornfeil terzo dopo aver affrontato in modo molto garibaldino una long lap penalty. Punti anche per Antonelli, ottavo davanti a Foggia, con Fenati undicesimo. Male Migno, diciannovesimo dopo essere ripartito a seguito di una caduta e Vietti, che si è dovuto ritirare dopo essere stato centrato da un avversario. In classifica resta primo Masià, oggi solo dodicesimo e titolare di sole sette lunghezze di vantaggio su Dalla Porta.

Francesco De Giorgi 

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