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Superbike: Rea fa tripletta a Donington Park e capovolge il mondiale

07/07/2019

Superbike: Rea fa tripletta a Donington Park e capovolge il mondiale

Jonathan Rea ha portato a casa una strepitosa tripletta sull’asfalto di Donington Park e, approfittando delle difficoltà e di una caduta di Bautista, si è ripreso la testa del mondiale, andando addirittura in fuga a +24 sul ducatista. Fino a Jerez la situazione iridata sembrava ormai ben chiara, con Bautista dominatore assoluto della stagione e gli altri condannati a spartirsi le briciole, ma con l’errore dello spagnolo si è aperta una vera e propria crisi, che lo ha visto ripetere l’errore a Misano ed anche in Gara 1 a Donington, il tutto mentre uno strepitoso Rea massimizzava il risultato. Il nordirlandese ha vinto in casa tre gare molto diverse tra loro, dando una dimostrazione di superiorità che per gli altri è un forte campanello d’allarme. In Gara 1, corsa sotto l’acqua, Rea ha dominato senza lasciare nemmeno l’illusione della lotta agli avversari, forte di un ritmo fino a due secondi al giro migliore di quello dei rivali. Bautista, finito a gambe all’aria dopo un brutto highside, ha registrato il suo terzo zero in tre weekend ed è stato sorpassato in classifica. Nella Superpole Race Rea è stato anche fortunato, in quanto la gara è stata sospesa e dichiarata conclusa poco dopo che aveva preso il comando a causa dell’impressionante serie di cadute conseguenti alla rottura del motore della BMW di Hickman.

Gara 2 è stato invece un capolavoro del corpo a corpo, con Rea impegnato fino all’ultimo centimetro di gara da un funambolico Ratzatlioglu, in gran forma sul tracciato inglese e già secondo a tavolino in Superpole Race. Tre vittorie ottenute in condizioni molto differenti, ma con un denominatore comune: l’enorme fame di un campione mai sazio. A fare da contraltare, ovviamente, la crisi di Bautista e della Ducati. Allo stato, lo spagnolo ha buttato via un mondiale in parte già tra le sue mani con una serie di errori difficilmente giustificabili se non con un eccesso di sicurezza e, forse, con la distrazione per le trattative di mercato per il 2020. Lo spagnolo ha un solo anno di contratto con la casa italiana ed è già da tempo nelle mire di tutti i costruttori rivali, e questo potrebbe averlo condizionato nel rendimento mettendogli ulteriore pressione. In ogni caso Bautista, che nelle gare odierne ha chiuso quarto e terzo, resta il miglior alfiere Ducati, visto che, a parte una breve alzata di testa di Davies al ritorno in Europa, nessuno è minimamente in grado di tenere il ritmo dei migliori. Era atteso in rinforzo della compagine rossa il leader del BSB Scott Redding, ma l’inglese ha preferito rinunciare alla wild card concessa per concentrarsi sul suo campionato. Tra le colline di Donington si è un po’ persa la Yamaha, che non ha portato a casa alcun podio, mentre Sykes si è confermato grande protagonista con una BMW sempre più in forma. L’inglese ha conquistato la pole position ed è stato ottimo secondo in Gara1, ma nella Superpole Race ha pagato una sfortuna inusitata, cadendo nel giro di rientro dopo la sospensione sull’olio lasciato da Hickman. A causa della scivolata, Sykes non è riuscito a riportare la moto ai box nel tempo regolamentare ed è stato escluso di classifica perdendo la piazza d’onore. Da segnalare l’eroico weekend di Delbianco, che ha conquistato un bellissimo nono posto in Gara 1 dopo aver rischiato di cadere ed aver tenuto la moto con un numero da rodeo. Poca gloria per Rinaldi e Melandri, in grande difficoltà per tutto il weekend.

Gara di gruppo per la Supersport, che ha visto le ostilità chiudersi in volata col successo di Cluzel davanti a Caricasulo, Mahias ed il leader mondiale Krummenacher, che mantiene ancora il comando sul nostro “Carica”, ma adesso con soli quindici punti di margine. Buon quinto posto per De Rosa, punti anche per Badovini, decimo, lontani gli altri italiani.

Splendida vittoria per il nostro Sabatucci nella Supersport300. L’italiano è uscito vincitore da una vera e propria battaglia, caratterizzata dal solito numero abnorme di incidenti e dalla condotta decisamente sopra le righe di alcuni piloti, tra cui Hendra Pratama. Sabatucci ha battuto in volata il francese Verdoia, partito dall’ultima fila, e l’ucraino Kalinin. In classifica generale, malgrado l’assenza per infortunio, il leader Gonzalez ha mantenuto immutato il suo distacco sui diretti rivali, in gran parte caduti anche loro.

Francesco De Giorgi 

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