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Formula 1: Verstappen vince la gara più pazza dell’anno ad Hockenheim

28/07/2019

Formula 1: Verstappen vince la gara più pazza dell’anno ad Hockenheim

Pioggia, incidenti, capovolgimenti di fronte, errori marchiani. Difficile raccontare in maniera lineare quanto accaduto ad Hockenheim quest’oggi nel Gp di Germania. Il vincitore alla fine di oltre un’ora e mezza di roulette è stato Max Verstappen, autore di una gara ottima malgrado un testacoda e soprattutto bravissimo a cogliere l’attimo giusto per cambiare le gomme nelle fasi più concitate. L’olandese della Red Bull ha mostrato talento, personalità e giudizio, gestendo al meglio le circostanze di una gara difficilissima, disputata in condizioni meteo mutevoli e con un asfalto scivolosissimo. Una prova di forza mentale quanto pratica, che conferma inoltre gli enormi progressi della Red Bull e del motore Honda, al secondo successo stagionale dopo anni di passione in accoppiata con McLaren. Accanto a Verstappen, può considerarsi vincitore anche Vettel, splendido secondo dopo una gara non sempre aggressiva, ma estremamente concreta, che lo ha visto recuperare dall’ultima posizione di partenza alla quale era stato condannato da un guasto alla sua Ferrari. Il tedesco si è ripreso i galloni da capitano perfettamente coadiuvato (ed era ora) dal box della rossa ed ha salvato la giornata della squadra di Maranello dopo il terribile errore di Leclerc, che ha gettato al vento le sue ottime possibilità di successo sbattendo all’uscita del motodrom.

Il monegasco aveva in quel momento le chiavi per poter balzare in testa alla gara, ma è stato tradito da un errore in realtà minimo, le cui conseguenze sono state amplificate da una via di fuga in asfalto in condizioni inaccettabili, sporca e scivolosa al punto tale da sembrare di ghiaccio. Anche Hulkenberg ha dovuto abbandonare la gara uscendo nello stresso punto e solo la sua proverbiale dose di fortuna ha permesso ad Hamilton di non insabbiarsi e riprendere la gara seppur con il musetto rotto. Il britannico è uno degli sconfitti della giornata: dominatore fino al momento dell’uscita, “Hammer” non ne ha più azzeccata una, rientrando ai box tagliando per l’erba e beccandosi una penalità di 5 secondi, compiendo vari errori di guida e alla fine rientrando in zona punti con un magrissimo nono posto e solo grazie alla retrocessione in classifica delle due Alfa Romeo, penalizzate per un’irregolarità tecnica in partenza. In ogni caso, Hamilton ha potuto allungare ulteriormente in classifica approfittando dell’incidente occorso a Bottas, che ha demolito la sua Mercedes a poche tornate dalla fine mentre tentava, incredibilmente senza riuscirci, di avere ragione di Stroll. Decisamente un brutto modo per la casa tedesca per celebrare i 125 anni di attività ed i 200 GP disputati. Tornando a Stroll, il canadese della Racing Point è una delle sorprese del GP di Germania, avendo chiuso quarto ai piedi del podio ed in scia all’altra sorpresa Kvyat. Quinto posto finale per un consistente Sainz, al quale nel finale è mancato lo spunto per attaccare il podio, e sesto per un ottimo Albon, sbattendo contro il quale Gasly ha posto fine alla sua gara sotto tono. 

Settimo ed ottavo posto posto per le due Haas di Grosjean e Magnussen. Il piazzamento della scuderia americana, ereditato dopo la penalità alle due Alfa Romeo, ha del miracoloso se si considera che per l’ennesima volta in stagione i due piloti sono venuti a contatto in gara lottando per la posizione e che, più in generale, la squadra sembra aver perso del tutto la direzione. L’ultimo punto è andato a Robert Kubica. Il polacco ha dato un valore aggiunto alla sua difficilissima stagione guidando con esperienza al volante della vettura peggio riuscita di questo 2019 e donando alla Williams il primo mezzo sorriso di un’annata che molto difficilmente potrà regalare altre soddisfazioni.

Francesco De Giorgi 

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