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Gp Singapore: Vettel sbanca e torna al successo davanti a Leclerc

22/09/2019

Gp Singapore: Vettel sbanca e torna al successo davanti a Leclerc

 Sebastian Vettel è tornato alla vittoria nel Gp di Singapore al termine di una gara di grande spessore, corsa con intelligenza dando fondo ad ogni risorsa per contenere il ritorno furioso di Charles Leclerc, che dopo la pole aveva guidato le prime fasi. Il tedesco è riuscito a scacciare via i fantasmi di Monza e la crisi delle ultime gare con una prestazione di grande valore, ereditando la leadership della gara grazie al pit stop anticipato e gestendo perfettamente il pressing di Leclerc e le complicate fasi di ripartenza dopo la safety car. Per Vettel un successo importantissimo, che lo rilancia da molti punti di vista e gli permette di rispondere all’incredibile ascesa del compagno di squadra. Leclerc, dal canto suo, può recriminare. Autore di una splendida pole position su un circuito teoricamente sfavorevole alla Ferrari, il monegasco ha gestito alla perfezione le prime fasi, dovendo poi cedere la posizione al compagno dopo la sosta ai box. Il suo tentativo di rimonta su Vettel, condito da molti team radio roventi, è in realtà stato frenato dal traffico e dalla tanta determinazione di Vettel, che è stato bravissimo nello sbarazzarsi dei concorrenti più lenti mentre Leclerc ha dovuto sudare forse più del dovuto per liberarsi dei suoi avversari. In ogni caso, una grandissima prestazione di squadra per la Ferrari, che dal rientro dalla ferie appare come trasformata, concreta e competitiva come mai nelle ultime stagioni, come testimonia il fatto che l’ultima doppietta rossa risaliva ormai ad oltre due anni fa.

Adesso però dovrà venire fuori tutto lo spessore di Maranello nello gestire una convivenza tra due campioni che finora hanno contenuto la loro rivalità entro certi confini, ma potrebbero presto arrivare allo scontro per la conquista dei galloni di caposquadra. La palma di sconfitti del weekend va ai due alfieri Mercedes, beffati in prova da Leclerc e non più superiori in pista come era fino a qualche gara fa. Il fatto che entrambi siano finiti giù dal podio è sintomo di una piccola crisi che sta investendo il team tedesco, che oggi ha pure sbagliato tattica con Hamilton, rimasto in pista davvero troppo a lungo con le gomme alla frutta e costretto a cedere il podio ad un concreto Verstappen. Il quarto posto del campione in carica ed il quinto di Bottas, figlio quest’ultimo di un rallentamento strategico del finnico per non penalizzare Hamilton, sono poca cosa per una scuderia che in teoria avrebbe dovuto stracciare la concorrenza sul tortuoso budello della città stato asiatica. Alle spalle dei top five si è distinto un buon Albon, sesto senza mai essere fuori dalle righe e soprattutto non troppo distante cronometricamente dal compagno Verstappen. Ottimo settimo posto per Lando Norris, che ha preceduto un Gasly in netta crescita, che dopo la retrocessione da Red Bull a Toro Rosso sembra aver ritrovato lo smalto che gli aveva permesso di mettersi in evidenza nella scorsa stagione. Nono posto finale per Hulkenberg davanti al nostro Giovinazzi, autore di una gara decisamente positiva. Il ragazzo di Martina Franca ha optato per allungare al massimo il primo segmento di gara, riuscendo anche a guidare la competizione per alcuni giri prima che le sue coperture smettessero di funzionare. A quel punto, è stato il muretto dell’Alfa Romeo a commettere l’errore di non richiamarlo ai box, costringendolo a subire una valanga di sorpassi ed alla fine pure un colpo da Ricciardo. Ripartito quasi dal fondo, Giovinazzi ha sfruttato le due safety car per riaccodarsi al gruppo, cambiare di nuovo le gomme calzando le morbide e risalire fino all’ultimo posto utile nei punti.

È andata peggio al compagno di squadra Raikkonen, speronato in fase di sorpasso da un Kvyat troppo garibaldino e costretto al ritiro con una ruota divelta. Ancora una volta male le Haas, con Grosjean che ha spedito a muro il malcapitato Russell con una manovra che meriterebbe maggiore approfondimento. Deluso Ricciardo, che in qualifica era stato penalizzato e retrocesso all’ultimo posto per un curioso inconveniente tecnico (un colpo su un cordolo che aveva per alcuni millisecondi fornito molta più potenza del consentito al suo motore elettrico). L’australiano era risalito fino alla zona punti compiendo dei sorpassi emozionanti, ma a causa di un colpo rifilato a Giovinazzi ha forato una gomma ed ha chiuso solo quattordicesimo.


Francesco De Giorgi  

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