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06/10/2019
Torino-Napoli 0-0: secondo pareggio consecutivo per gli azzurri. Prestazione incolore
Fugare le perplessità emerse nelle ultime poco convincenti esibizioni e concludere con un successo il primo ciclo di ferro dell'annata per approfittare dell'esito dello scontro diretto tra Inter e Juventus in programma a San Siro nel posticipo serale. Questi gli obiettivi del Napoli, terzo in classifica con dodici punti, che, nell'incontro valevole per la settima giornata di andata del campionato di serie A, affronta allo Stadio Olimpico il Torino, fermo a quota nove dopo il ko incassato al Tardini lunedì scorso. Ancelotti continua la sistematica rotazione dei suoi uomini ma deve fronteggiare l'emergenza dovuta alle diverse assenze in difesa , reparto nel quale Luperto si schiera accanto a Manolas ed Hysaj viene scelto per presidiare la fascia sinistro. Turno di riposo per Callejon che viene rilevato da Insigne mentre in attacco Mertens torna titolare accanto a Lozano. Mazzarri conferma il 3-5-2 nel quale l'ex Verdi compone il tandem offensivo con Belotti. Al termine di novanta minuti che sicuramente non passeranno alla storia per la qualità del gioco espresso gli azzurri non riescono ad andare oltre lo 0-0 con i granata cogliendo così il secondo pareggio a reti bianche nel giro di pochi giorni dopo quello di mercoledì in Belgio.
La prestazione odierna conferma gli attuali limiti della squadra che soffre il buon livello d'intensità agonistica di una rivale che tra le mura amiche si conferma formazione ostica da superare. I partenopei, pur mettendo a referto diverse imprecisioni in fase di passaggio, riescono ad orchestrare un buon numero di trame offensive ma, nei novanta minuti più recupero, mettono a referto solo due occasioni degne di nota: il tiro dalla distanza di Fabian Ruiz nel prino tempo, conclusione su cui Sirigu si fa trovare pronto, e il colpo di testa da pochi passi clamorosamente spedito alto da Llorente nella ripresa. Diversi gli elementi che si esprimono su standard ampiamente al di sotto della sufficienza e su cui la sosta sarà utile per le opportune riflessioni: nessuno discute la bontà dell'acquisto di Lozano ma dopo l'ottino esordio contro la Juventus il messicano si è letteralmente smarrito. Zielinski sembra aver smarrito le accelerazioni e la pericolosità nelle conclusioni da fuori che lo avevano reso un temibile incursore. I tre gol incassati nelle ultime sette esibizioni testimoniano una ritrovata solidità del reparto arretrato dopo le difficoltà registrate nelle prime due partite. Sugli scudi Di Lorenzo che, galvanizzato dalla convocazione in nazionale, è il migliore dei suoi con una prova autorevole in difesa e propositiva in fase di spinta. In attesa del posticipo serale la situazione in classifica diventa già preoccupante, in ottica lotta per il vertice, dopo solo sette partite.
Andrea Addezio
