Tornano in campo le squadre di club ed il Napoli sa che vincendo allungherebbe su Atalanta e Lazio che hanno pareggiato all'Olimpico. 4-3-3 travestito da 4-4-2 per gli azzurri, con Younes esterno offensivo a sinistra e l'attacco composto da Milik ed Insigne. Verona che si copre con Jurić che schiera un 3-4-2-1 con Stepinski unica punta. Lazović e Faraoni gli esterni, più avanzati Zaccagni e Pessina.

Due parate per iniziare da parte di Silvestri che prima devia il diagonale di Allan al 7', poi blocca il colpo di testa di Di Lorenzo al 12'. Tocca poi a Meret che al 18' para un forte tiro di Lazović, si rialza, devia anche l'incornata ravvicinata di Zaccagni ed ancora, di ginocchio sbarra la strada a Stepinski. Al 29' gran diagonale destro di Di Lorenzo che esce di poco alla sinistra del portiere. Al 37' si sblocca e la sblocca, Milik, bravo ad anticipare Silvestri e Günter su cross rasoterra di Ruiz, servito a sua volta in corsa da Callejón. Al 44' potrebbe raddoppiare Younes che entra in area e poi fa un tocco di troppo per battere in porta, trovando il recupero di Günter.

Ad inizio ripresa, bravo Silvestri a mettere in angolo su un tiro di Insigne deviato. Al 59' invece è Younes a compiere una bella giocata, fingendo il retropassaggio per poi girare all'improvviso sul primo palo, mettendola fuori di poco. Al 67' ci pensa Milik a raddoppiare: punizione tagliente di Insigne ed il polacco anticipa ancora tutti segnando al volo di sinistro. Si rilassa il Napoli ed un gran diagonale di Faraoni uscito di poco fa tremare il pubblico di casa. Ancora pericoloso l'Hellas al 76' con un colpo di testa di Kumbulla che esce di pochissimo. Sei minuti più tardi pericolosi i neo-entrati: colpo di testa di Llorente sul quale si oppone Silvestri, arriva in corsa Mertens che la piazza ma centra il palo. C'è ancora spazio per un colpo di testa che esce di poco del solito Kumbulla e per un tiro alto di Tutino da posizione defilata. Gli scaligeri andavano in gol da 3 trasferte consecutive, merito al Napoli che oggi porta a casa la rete inviolata e i tre punti.

Vincenzo Capuano