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Bottas vince il GP degli Stati Uniti ma Hamilton, secondo, è campione per la sesta volta

03/11/2019

Bottas vince il GP degli Stati Uniti ma Hamilton, secondo, è campione per la sesta volta

Valtteri Bottas ha vinto il GP degli Stati Uniti sul tracciato di Austin al termine di un weekend semplicemente perfetto, che lo ha visto veloce, grintoso e concreto come tutti i grandi campioni, ma ciò non è servito a tenere aperto il discorso iridato con Lewis Hamilton, che grazie al secondo posto ha conquistato il sesto titolo mondiale della sua straordinaria carriera. Bottas non ha praticamente sbagliato nulla in tutto il fine settimana, mantenendo la calma anche nelle fasi più difficili della gara e compiendo una doppia rimonta da gran campione su Hamilton, il quale avrebbe potuto tranquillamente accontentarsi di un piazzamento per alzare la sua coppa, ma ha voluto onorare al massimo l’impegno ed ha provato fino all’ultimo a vincere. “Hammer” ha percorso più di metà gara con gomme hard ma nel finale non ha potuto resistere a Bottas, che aveva coperture decisamente più fresche. Dopo aver ceduto al finlandese, Lewis ha corso il rischio di dover lasciare anche la piazza d’onore a Verstappen, ma un enorme colpo di fortuna, materializzatosi sotto forma di bandiera gialla a fine rettilineo principale causa uscita di Magnussen, lo ha aiutato a tenere a distanza nelle ultime curve l’arrembante olandese, autore comunque di un’ottima prova.

Col titolo conquistato, Hamilton ha allungato ulteriormente il suo albo d’oro, insidiando col suo palmarès persino Michael Schumacher, i cui record sembravano assolutamente inavvicinabili fino a qualche anno fa. La prova statunitense è stata una gara di tattica, ma soprattutto di gomme. Come in Messico, le indicazioni delle libere sono state disattese e la tattica ad una sola sosta, che sembrava quasi obbligata, si è rivelata invece perdente, come il finale di gara dello stesso Hamilton può dimostrare. Disastro pressoché totale per la Ferrari. La squadra di Maranello ha avuto un andamento altalenante per tutto il weekend, con una prima sessione di libere molto positiva, una seconda allarmante ed una qualifica che aveva risollevato gli animi, malgrado in mattinata Leclerc avesse rotto la power unit. La gara, però, si è rivelata un’altra storia.

Entrambi i piloti della rossa hanno mancato lo start, con Vettel subito retrocesso al settimo posto ed in grande difficoltà con la guidabilità della propria vettura, e Leclerc quarto ma senza il ritmo di gara giusto. Dopo pochi giri, la doccia fredda: nelle ultime curve dello “snake”, la vettura di Vettel si è seduta sul posteriore ed il tedesco ha dovuto parcheggiare la propria monoposto a bordo pista con una sospensione spezzata. Una doccia fredda che non è stata in alcun modo mitigata dalla presenza in pista di Leclerc, che si è trovato a gareggiare in solitaria in un’avvilente terra di mezzo, essendo troppo veloce per chi lo seguiva, ma tropo lento per insidiare chi lo precedeva. Il giro più veloce, arrivato nel finale dopo aver montato le gomme soft, ha soltanto il sapore di un brodino, visto che per la prima volta da quando si è tornati in pista dopo le vacanze la Ferrari non ha piazzato alcuna vettura sul podio.

Il quinto posto finale è andato ad Albon, che ha compiuto una bella rimonta dopo essere ripartito dal fondo a causa di un contatto con Sainz al primo giro. Per l’anglo thailandese una bella gara, ma va riconosciuto che la superiorità sulle scuderie meno performanti della sua Red Bull ha avuto un ruolo determinante. Sta attraversando un grandissimo periodo di forma Daniel Ricciardo, sesto al termine di una gara grintosa ed aggressiva come sempre, che lo ha visto surclassare nelle prestazioni il suo compagno di squadra Hulkenberg, nono al traguardo. Buona prova delle due McLaren di Norris e Sainz, settimo ed ottavo al termine di una competizione che li ha visti nelle fasi iniziali anche in posizioni più nobili. L’ultimo piazzamento nei punti è stato appannaggio di Kvyat sulla Toro Rosso, che ha preceduto quasi in volata Perez e Raikkonen. Male Giovinazzi, quattordicesimo ed incredibilmente ancora penalizzato da un pit stop sbagliato da parte del suo team. Oltre a Vettel e Magnussen, non ha tagliato il traguardo nemmeno Kubica, che si è fermato ai box poco dopo la metà gara.

Francesco De Giorgi 

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