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Gp Brasile: Verstappen primo tra i colpi di scena, incredibile suicidio Ferrari

17/11/2019

Gp Brasile: Verstappen primo tra i colpi di scena, incredibile suicidio Ferrari

Come al solito il Gp del Brasile non ha tradito le aspettative ed ha offerto una gara imprevedibile e ricca di colpi di scena che hanno reso la seconda metà della competizione un terno al lotto. Ad uscire vincitore alla fine è stato Max Verstappen, da sempre a suo agio sull’asfalto di Interlagos ed unico oggi a non commettere errori e a rimediare ad ogni situazione avversa e complessivamente più veloce della concorrenza, anche grazie ad una Red Bull semplicemente perfetta. La gara è stata segnata dall’ingresso della safety car a poco più di quindici giri dalla fine a causa del ritiro della Mercedes di Valtteri Bottas. La posizione della vettura sembrava abbastanza sicura da permettere ai commissari di operare con tranquillità, ma la direzione gara dopo un paio di giri ha deciso di mandare in pista la vettura di sicurezza. La classifica in quel momento vedeva Verstappen primo con Hamilton vicino a lui e Vettel terzo davanti ad Albon e Leclerc. Approfittando della neutralizzazione, sia l’olandese che il monegasco hanno optato per un pit stop per calzare le gomme rosse, le più performanti a disposizione, mentre Hamilton ha preferito rimanere in pista con le sue gomme medie usate. Alla ripartenza, “Hammer” ha estremizzato la sua solita tattica per innervosire gli avversari, rallentando fortemente nella speranza di sorprenderli allo sventolio della bandiera verde. Verstappen però non ha abboccato ed ha subito attaccato il rivale riprendendo il comando delle operazioni mentre alle sue spalle il suo compagno Albon ha scavalcato Vettel per il podio. Il tedesco non è riuscito ad organizzare in breve tempo il contrattacco e si è trovato così a subire a sei passaggi dalla conclusione il sorpasso del compagno Leclerc, che lo ha infilato con una manovra molto grintosa a fine rettilineo del traguardo.

Tre curve dopo, il patatrac. Vettel ha approfittato del DRS aperto ed ha subito risposto al team mate scavalcandolo alla “reta oposta” ma, allargandosi, lo ha pure agganciato. Un contatto in realtà minimo, ma dalle conseguenze catastrofiche, dato che la sospensione anteriore destra di Leclerc si è subito disintegrata e la gomma posteriore sinistra di Vettel è esplosa. Un incidente incredibile quanto ingiustificabile, nel quale la bilancia delle responsabilità sembra pendere dalla parte di Vettel, che ha effettuato la manovra che ha causato il contatto. Il tedesco, peraltro, ha contro di sé anche due precedenti del tutto simili: il contatto con Webber in Turchia nel 2010 ed il disastro in partenza a Singapore un paio di anni fa. A prescindere dalla ricerca di una responsabilità più o meno condivisa tra i piloti, l’episodio apre degli scenari da non sottovalutare, perché mette ancora una volta in evidenza come il box Ferrari sia restio a dare ordini di scuderia in alcune situazioni fino a spingersi al limite del masochismo. Polemiche a parte, il dato di fatto è che i due piloti della Ferrari hanno perso un probabile podio e compromesso quasi definitivamente le possibilità di finire al terzo posto nel mondiale piloti, visto che ormai Verstappen è in fuga in classifica. Le conseguenze dell’incidente, con le due vetture abbandonate nelle vie di fuga ed in più Stroll parcheggiato a bordo pista con una ruota aperta per un altro contatto, hanno costretto la direzione gara ad un’altra uscita della Safety Car.

Hamilton, timoroso per le sue coperture consumate, ha effettuato una sosta a sorpresa per calzare anche lui le gomme soft e cercare una rimonta che, visti i pochissimi giri a disposizione, era comunque improbabile. Ripartito al quarto posto, Lewis ha subito infilato il sorprendente Gasly ma, nel tentare di soffiare il secondo posto ad Albon al “bico de pato”, lo ha colpito in pieno spedendolo in testacoda e perdendo a sua volta una posizione. Nel trambusto generale, Verstappen si è involato con svariati secondi di vantaggio sulla concorrenza ed ha messo in carniere l’ottavo successo in carriera, mentre dietro di lui Gasly ha portato alla Toro Rosso il secondo posto ed il secondo podio stagionale. Terzo sul traguardo è stato Hamilton ma, giustamente, il collegio dei giudici di gara ha deciso di penalizzarlo di cinque secondi retrocedendolo al settimo posto per il contatto con Albon. Ha così colto il primo podio in carriera l’ottimo Sainz, autore di una gara spettacolare che lo ha visto arrivare terzo pur essendo partito dalla ventesima ed ultima piazzola di partenza. Quarto e quinto posto per le Alfa Romeo di Raikkonen e Giovinazzi, autori della miglior prestazione di squadra dell’anno. Il sesto posto è stato appannaggio di Daniel Ricciardo, bravissimo a recuperare malgrado una penalità rimediata per un contatto con Magnussen che gli è costata una sosta extra per sostituire il musetto. Ultimi tre posti a punti per Norris, Perez e Kvyat. Salutato il Brasile, la F.1 chiuderà la sua stagione tra due settimane ad Abu Dhabi sul tracciato di Yas Marina.

Francesco De Giorgi 

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