Dopo la brutta sconfitta casalinga con il Bologna, il Napoli è atteso nel quindicesimo turno di questa Serie A dalla difficile e delicata trasferta di Udine contro i bianconeri di mister Gotti. Match complicato per la grande voglia di rivalsa dimostrata dai friulani nell’ultima uscita vittoriosa di Coppa Italia di mercoledì scorso, ma anche per la mancanza di motivazioni ed obiettivi che il Napoli ha in questo anonimo inizio di campionato.

Sul momento difficile dei partenopei dobbiamo forse fare una riflessione su alcuni interpreti che stanno mancando alla compagine napoletana in questo scorcio di campionato; Callejon e Insigne per motivi diversi non sono ancora riusciti ad incidere in stagione. Lo spagnolo probabilmente non sente la totale fiducia del mister e forse nel 4-4-2 non riesce a mettere in campo le sue caratteristiche primarie; il talento di Frattamaggiore invece sembra distratto e poco concentrato nei momenti caldi delle partite dove un capitano dai mezzi tecnici eccelsi dovrebbe essere mortifero soprattutto in zona goal.

Questo secondo anno di Ancelotti non ha portato quel qualcosa in più che è mancato la scorsa stagione e soprattutto un’identità di gioco che ha reso la squadra poco riconoscibile sia sul piano tattico che caratteriale. Detto questo, la considerazione che nasce è sul perché Ancelotti con il suo approccio calmo e la sua enorme esperienza abbia di fatto annullato il bonus ereditato da Sarri senza mettere a reddito per i partenopei la sua grande competenza ed esperienza calcistica. In sintesi anche quest’anno è mancato l’ulteriore salto di qualità anzi si è perso il lavoro dell’ultimo triennio nonostante una rosa molto competitiva.

Tornando al match di oggi gli azzurri dovrebbero schierarsi con un 4-4-2 con Meret tra i pali; Di Lorenzo e Mario Rui esterni, Manolas e Maksimovic al centro della difesa; a centrocampo Fabian, Elmas, Zielinski e Insigne; in attacco Lozano e Llorente.  Vedremo certamente a Udine un Napoli che dovrà affrontare una prova difficile sia sul piano tattico che mentale. Il mister dovrà motivare i suoi al massimo tracciando la nuova strada da percorrere.

Gennaro Perna