Valtteri Bottas ha vinto in GP d’Austria, opening event di questo strano mondiale 2020, che parte oggi a quattro mesi dall’inizio teorico. Il finnico ha dominato la gara in lungo ed in largo partendo dalla pole ottimamente conquistata ieri al termine di una qualifica tiratissima. L’alfiere della Mercedes, per l’occasione “freccia nera” in omaggio alla campagna del “black lives matter”, ha dimostrato ottime qualità in termini di costanza di passo e di capacità di reggere alla pressione del compagno Hamilton, meritando il successo in una gara dallo svolgimento strano. La competizione è stata sostanzialmente statica per quasi tre quarti della distanza, con gli unici colpi di scena dati dai ritiri precoci di Verstappen, Ricciardo e Stroll, fermati nelle prime fasi da problemi tecnici. Recuperata nelle prime fasi la penalità inflittagli dopo le qualifiche, Hamilton si è piazzato nella scia di Bottas rosicchiando pian piano il distacco ma senza riuscire davvero a sferrare un attacco. Poco prima di metà gara la safety car uscita per recuperare la vettura di Magnussen ha ricompattato i ranghi senza cambiare le carte in tavola, mentre le successive due uscite della macchina di sicurezza hanno dato il via allo show. La prima, a venti passaggi dalla fine, è stata determinata dal ritiro di Russell, che ha lasciato la sua Williams in un posto pericoloso. In quell’occasione tutti meno i due della Mercedes e Perez sono andati ai box per cambiare le gomme per un finale che si è ridotto a soli dieci giri dato che la successiva subitanea uscita di Raikkonen, causa perdita della ruota, ha determinato una nuova neutralizzazione. Nei pochi secondi di corsa libera, un ottimo Albon era riuscito a strappare la terza piazza a Perez e, alla definitiva ripartenza, il thailandese si è subito fiondato all’attacco di Hamilton.

Il sorpasso tentato, all’esterno della curva 4, è tuttavia culminato in un contatto che ha spedito il pilota Red Bull in testacoda ed è costato 5 secondi di penalità a Hamilton. Intanto, più dietro, Leclerc ha compiuto una rimonta spettacolare passando prima Norris (stesso sorpasso tentato da Albon) e poi Perez per lanciarsi alla rincorsa di Hamilton. L’inglese ha tentato il tutto per tutto, combattendo col monegasco a suon di giri veloci nel tentativo di distanziarlo più dei fatidici cinque secondi di penalità, ma senza riuscirvi. Col secondo posto Leclerc ha raddrizzato un weekend che per la Ferrari pareva orientato su trame horror, dopo una qualifica terribile e dopo una prima fase di gara in cui le rosse erano apparse in generale poco incisive. Negli ultimissimi passaggi il sorprendente Norris, nel frattempo liberatosi anche lui di Perez, è riuscito ad inserirsi nella battaglia per il podio conquistando sia il punto per il giro più veloce che la terza posizione ai danni del penalizzato Hamilton, al quale i cinque secondi sono costati ben due posizioni. Il quinto posto finale è stato conquistato dal prossimo ferrarista Sainz davanti a Perez, la cui scelta di non cambiare le gomme non ha pagato, a Gasly, che ha dato i primi punti della storia all’Alpha Tauri, e al rientrante Ocon su Renault. Buon nono Giovinazzi, che ha rimediato ad una scelta troppo tardiva del suo box per l’ultimo cambio gomme. Soltanto decimo (su undici arrivati) un deluso e deludente Vettel. Il tedesco, che era parso molto carico al via dell’ultima stagione da ferrarista, ha compromesso tutto già in qualifica, fallendo la conquista del Q3 per alcune imprecisioni di guida e per aver pagato il troppo traffico in pista, ed in gara non è riuscito a rimontare complicandosi la vita con un testacoda arrivato al termine di un ottimistico tentativo di sorpasso ai danni di Sainz. Per lui e per tutti i delusi di questo strano esordio stagionale, la possibilità di riscossa ci sarà già tra sette giorni sullo stesso tracciato per l’inedito GP di Stiria. 

Francesco De Giorgi