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MotoGP: Quartararo riconquista Jerez e scappa nel mondiale, tripletta italiana in Moto2

26/07/2020

MotoGP: Quartararo riconquista Jerez e scappa nel mondiale, tripletta italiana in Moto2

A soli sette giorni dalla gara precedente, il circo del motomondiale è tornato in pista, sempre sul tracciato di Jerez de la Frontera, per la disputa del GP d’Andalusia, terza prova del mondiale 2020. La gara si è rivelata un trionfo totale da parte della Yamaha, che ha piazzato tre piloti sul podio con un imperioso Quartararo, primo con un abisso di vantaggio su Vinales e su un coriaceo Valentino Rossi, che ha ceduto al compagno di squadra solo ad un giro e mezzo dalla fine. Il francese ha ripetuto l’exploit della scorsa settimana mostrando un dominio ancor più marcato e si è portato già in fuga in campionato con dieci lunghezze di vantaggio proprio su Vinales. Enormi rimpianti per Bagnaia e per Morbidelli, per i quali il podio era molto più di un’eventualità prima che due guasti tecnici li obbligassero alla resa. Bagnaia, in particolare, al momento del ritiro era saldamente secondo e non correva particolari rischi per la sua posizione. L’unico altro pilota italiano al traguardo è stato un deluso Dovizioso, soltanto sesto e mai in gara per un piazzamento top, mentre il suo compagno Petrucci, ancor più in difficoltà, è caduto circa a metà gara. L’onore della Honda è stato salvato dall’ottimo Nakagami, quarto davanti alla Suzuki di Mir, mentre la KTM ha portato al traguardo il solo Pol Espargarò, settimo davanti ad Alex Marquez. Altro weekend disastroso per l’Aprilia, che davvero non sembra essere in grado di trovare il bandolo della matassa, alternando problemi tecnici a difficoltà di messa a punto ed errori dei propri piloti. Aleix Espargarò ha infatti bissato la
caduta della scorsa settimana, mentre Smith ha concluso dodicesimo e staccatissimo. La gara è stata particolarmente dura viste le condizioni di caldo fortissimo in cui si corso, tant’è che solo in tredici hanno visto il traguardo, compresi gli infortunati Rins (decimo) e Crutchlow, ultimo dopo una sosta ai box. Molto interesse è stato riservato all’impresa tentata da Marc Marquez, seriamente infortunatosi domenica scorsa, operato martedì ma intenzionato con tutte le sue forze a disputare la gara odierna. Il campione di Cervera ha messo in campo tutte le sue risorse per cercare di tornare subito nella mischia ma, dopo aver provato nella mattinata del sabato, ha dovuto alzare bandiera bianca per le troppe difficoltà riscontrate nel riuscire a guidare.

Trionfo italiano in Moto2: la vittoria è stata appannaggio di Enea Bastianini, bravissimo per tutta la gara a tenere un ritmo infernale, al quale solo Marini, secondo, ha provato a resistere pur senza riuscire ad impensierirlo. Sul terzo gradino ha chiuso Bezzecchi, che ha completato un podio interamente tricolore. Malissimo il leader mondiale Nagashima, undicesimo ed acciaccato dopo il brutto volo del sabato. Il giapponese mantiene il comando della classifica, ma ora i punti di vantaggio su Bastianini sono solo due.

La Moto3 è andata ad un coriaceo Tatsuki Suzuki, autore di una gara di grande spessore nella quale ha comandato negli ultimi giri pur avendo un nutrito gruppo di inseguitori a mordergli le caviglie. Il “giappo-riccionese” ha preceduto di un’incollatura John McPhee ed un ottimo Vietti, terzo di rimonta. Decimo posto per Arbolino, crollato forse per problemi alle gomme nella seconda metà di gara. Punti anche per Fenati, Nepa ed Antonelli. Brutta caduta per il leader mondiale Arenas, che è volato in un curvone veloce quando mancavano 8 passaggi alla fine. Per lui fortunatamente nessun problema, ma lo zero rimediato ha permesso a Suzuki di riavvicinarsi a sole sei lunghezze in classifica.

Gara molto movimentata per la Moto3, con vittoria finale per Aegerter, dominatore del weekend e vincitore per distacco su Torres e sul nostro Casadei, che ha preceduto De Angelis e Canepa. Lo svizzero ha così preso anche il comando della graduatoria iridata, approfittando della rovinosa caduta di Granado (poi tredicesimo con la moto danneggiata), il quale è stato centrato dal nostro Ferrari, autore di un grossolano errore in frenata. Da segnalare anche la caduta che ha visto coinvolti i nostri Marcon e Zaccone al primo passaggio.

Francesco De Giorgi 

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