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Superbike a Magny-Cours: Redding risorge in Gara 2, ma Rea è quasi campione

04/10/2020

Superbike a Magny-Cours: Redding risorge in Gara 2, ma Rea è quasi campione

C’è mancato davvero poco. Jonathan Rea ha a lungo accarezzato il sogno di poter portare a casa il suo sesto titolo mondiale consecutivo sul tracciato di Magny Cours, nastro d’asfalto a lui caro che già altre volte gli ha dato la certezza dell’iride. Il nordirlandese ha vinto dominando sul bagnato di Gara 1 e si è ripetuto agevolmente anche nella Superpole Race, portando momentaneamente il suo vantaggio su Redding a 71 punti. Con solo Gara 2 da disputare, a Rea sarebbe bastato perdere un massimo di nove lunghezze da Redding per poter alzare il trofeo, ma le cose sono andate diversamente e l’inglese, apparso fino ad allora in difficoltà per la poca confidenza con le rain su un tracciato sconosciuto, ha saputo tirare fuori il coniglio dal cilindro indovinando una prestazione top che gli ha permesso di vincere per distacco la manche lunga della domenica.

A venirgli in aiuto la prestazione di Loris Baz, notoriamente ottimo “anfibio”, che ha replicato il secondo posto del sabato, e quella a sorpresa di Chaz Davies, che con l’asfalto viscido non ha mai avuto un bel rapporto e che invece oggi ha saputo conquistare un terzo posto di vitale importanza per sé e per il compagno di marca. Rea si è dovuto accontentare di chiudere quarto, ma il suo vantaggio in classifica rimane di 59 lunghezze quando alla fine della stagione mancano un solo appuntamento e 62 punti da assegnare. La sesta coppa è praticamente già in bacheca per il nordirlandese, al quale a questo punto il trionfo potrebbe sfuggire solo in modo quantomeno rocambolesco. A Magny Cours si è rivisto nelle posizioni che contano anche Alex Lowes. Il britannico di casa Kawasaki, dopo l’avvio top di Phillip Island si era perso in cadute e prestazioni deludenti, ma in Francia ha ritrovato il giusto feeling, forse aiutato dall’asfalto bagnato, ed è tornato a casa col terzo posto di Gara 1 ed il secondo nella Superpole Race davanti a Van der Mark. Sprazzi di competitività si sono visti anche dal nostro Rinaldi, che ha pagato un calo sulla distanza in tutte e tre le manche, e da Garrett Gerloff, che però ha sprecato un possibile podio cadendo sabato.

Grandissima sfortuna per la BMW. Le moto della casa bavarese sembravano aver finalmente imbroccato la strada della competitività dopo la pole segnata da Laverty davanti al compagno Sykes. Le cose in gara sono andate, però, in maniera diversa. Pochi metri dopo il via di Gara 1, un lieve contatto con Gerloff, complice l’asfalto viscido, ha spedito a terra Sykes, la cui moto ha poi falciato quella di Laverty.

Nella Superpole Race ed in Gara 2, entrambe le moto hanno avuto gravi problemi di set up e sono finite lontanissime dai primi, conquistando solo un decimo posto con Sykes ed un quattordicesimo con Laverty. Malissimo anche la Honda, che a Magny Cours ha arrancato sin dalle prove. Il solo Haslam ha provato a cavare qualche ragno dal buco ma senza troppo successo, mentre Bautista è letteralmente affondato nell’anonimato ai margini della zona punti.

Conferme e sorprese nella Supersport. Conferme nella gara di sabato, vinta come solito da Andrea Locatelli dopo aver piegato la resistenza dell’idolo locale Mahias. Sorprese invece la domenica, quando proprio Locatelli ha compiuto un errore nel giro di allineamento finendo a terra e dovendo rinunciare persino a prendere il via. Ad approfittarne è stato Mahias, che ha guidato a tratti fino ad un secondo e mezzo più forte del più diretto inseguitore Kyle Smith, mentre terzo ha concluso l’ottimo estone Soomer, che aveva visto il podio anche nella gara del sabato.

Buona prova degli italiani in Gara 1, con Manfredi splendido quinto dietro a De Rosa, Fuligni ottavo e Bassani quindicesimo. In Gara 2 solo Manfredi, caduto all’ultima curva ma poi risalito in sella, ha tenuto alto l’onore tricolore chiudendo decimo, mentre Bassani è arrivato quattordicesimo ed ultimo. A terra gli altri.

In Supersport300 gran colpo in chiave campionato per Jeffrey Buis, che ha battuto il suo rivale diretto Deroue togliendogli la vittoria all’ultimo metro in Gara 1, e si è piazzato secondo in Gara 2 alle spalle del vincitore Garcia, mentre Deroue non ha fatto meglio di quarto. Con questi risultati, Buis è volato a +28 in graduatoria su Deroue, quando ormai alla fine mancano solo due manche.


Francesco De Giorgi 

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