InfoNapoli24

#
 

Notizie » Sport » Motori

Gp Teruel: Morbidelli vince e convince, Lowes si prende la Moto2, Masia raddoppia in Moto3

25/10/2020

Gp Teruel: Morbidelli vince e convince, Lowes si prende la Moto2, Masia raddoppia in Moto3

 La stagione 2020 continua con il suo andamento altalenante, capovolgendo fronti da una settimana all’altra anche quando le gare avvengono, come in questo caso, sullo stesso tracciato. Il GP Teruel, seconda prova corsa sul tracciato di Aragon, ha visto trionfare uno splendido Franco Morbidelli, al secondo successo stagionale al termine di una prestazione eccezionale. Ritrovatosi presto in testa, l’alfiere Yamaha ha gareggiato con enorme intensità piegando sulla distanza la resistenza di Rins, che ha perso smalto nel finale, e del capoclassifica Mir, che ha pagato la qualifica inefficace e non è riuscito a ricucire lo strappo inizialmente formatosi coi primi due. Franco è stato l’unico a capirci qualcosa dei problemi di gomme che hanno rovinato la gara Yamaha la scorsa settimana ed è stata questa la chiave che gli ha permesso di vincere.

“Morbido” ha infatti mostrato una costanza di rendimento ed un ritmo che i suoi compagni di marca non sono riusciti neanche lontanamente ad ottenere, frutto di uno stile di guida adattato perfettamente alle circostanze e di un utilizzo della gomma semplicemente perfetto. Gli altri piloti di Iwata hanno ripetuto quanto già visto sette giorni fa, perdendo competitività progressivamente, anche se in maniera meno drammatica. Vinales ha concluso settimo e Quartararo ottavo: per loro il mondiale, visto anche l’andamento imprevedibile della stagione, non è ancora precluso, ma le cose si sono complicate non poco. Malissimo le Ducati. Dopo il trionfo bagnato di Le Mans, le moto di Borgo Panigale sono di colpo finite in coda al gruppo, peggior mezzo in griglia per distacco e senza possibilità di cavare conigli dal cilindro.

L’unico a tenere alto l’onore è stato Zarco, quinto dopo aver difeso la sua posizione con le unghie e con i denti, mentre Petrucci ha concluso solo decimo e Dovizioso, che da un certo punto in poi sembrava non riuscire più a chiudere le curve, ha finito tredicesimo davanti a Rabat. È mancato l’apporto dei piloti Pramac, ma si è trattato solo di sfortuna: Miller è finito a terra dopo essere stato tamponato da Binder in curva 2, mentre Bagnaia si è fermato per un problema tecnico. Un guasto ha rovinato anche la gara di Aleix Espargarò, la cui Aprilia sembra non poter uscire dal tunnel. Grandissima delusione per Takaaki Nakagami, autore di una sorprendente pole position. Il giapponese del team Cecchinello è riuscito subito a prendere il comando della corsa con un ottimo start, ma ha vanificato tutto dopo pochissime curve, demolendo la sua Honda nella via di fuga per una scivolata. La casa dell’ala dorata ha perso per strada anche Alex Marquez, caduto a dieci passaggi dalla fine. Lo spagnolo è rinato a Le Mans dopo una stagione molto negativa, ha provato a continuare la serie positiva azzardando una gomma dura all’anteriore, ma dopo un inizio garibaldino si è plafonato prima di commettere l’errore decisivo.

Sam Lowes ha completamente cambiato l’inerzia del mondiale della Moto2. Col terzo successo consecutivo, il britannico si è lanciato in testa alla classifica mondiale con 7 lunghezze di vantaggio su Bastianini, oggi terzo dietro a Di Giannantonio. In grave ritardo Marini, che dopo il brutto volo di Le Mans si è completamente perso e non è riuscito ad andare oltre un deludentissimo undicesimo posto a distanza siderale dai primi. Ora per lui le cose si complicano non poco nel mondiale, visto che le lunghezze di distanza dal primo sono 23. Peggio di lui Bezzecchi, alla seconda caduta consecutiva, le cui speranze di mondiale sono ormai terminate.

Solito grande spettacolo in Moto3, con quasi tutti i piloti in gara racchiusi in un solo gruppo per oltre metà della distanza. Il leader mondiale Albert Arenas ha guidato quasi fino alla fine le ostilità, restando al comando e rispondendo ad ogni attacco da parte dei rivali. La tattica, però, non si è rivelata giusta e proprio all’ultima curva lo spagnolo, che vincendo avrebbe dato un colpo mortale al mondiale, si è ritrovato addirittura quarto, con Masia di nuovo vincitore davanti alla copia giapponese composta da Sasaki e Toba. Quinto posto per Vietti, che ha raddrizzato proprio nelle ultime curve una gara che sembrava compromessa, cedendo ad Arenas solo due punti in ottica mondiale. Deluso Arbolino, soltanto decimo al ritorno dalla quarantena fiduciaria, fuori dai punti tutti gli altri italiani.

Francesco De Giorgi
 

twitter