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GP Europa MotoGP: Mir vince e mette le mani sul mondiale, Bezzecchi vince in Moto2

08/11/2020

GP Europa MotoGP: Mir vince e mette le mani sul mondiale, Bezzecchi vince in Moto2

Joan Mir ha finalmente conquistato la prima vittoria in carriera in MotoGP ed ha anche messo una serissima ipoteca sulla conquista del mondiale 2020. Se dovesse riuscire a riportare l’iride in casa Suzuki, lo spagnolo compirà una vera e propria impresa, restituendo alla casa di Hamamatsu un titolo che manca esattamente da vent’anni. Ad inizio stagione Mir era considerato ancora un acerbo apprendista al fianco del compagno di squadra Rins e la Suzuki stessa era vista come possibile quarta forza alle spalle di Honda, Yamaha e Ducati, ma le cose sono andate in maniera diversa e l’iberico è cresciuto mostrando sempre maggiori velocità e costanza che adesso gli permettono di guardare dall’alto gli avversari, forte di 37 lunghezze di vantaggio proprio su Rins e su Quartararo, quando restano solo due gare e 50 punti da assegnare. La vittoria odierna è arrivata al termine di una gara consistente, che lo ha visto strappare la leadership dalle mani di Rins con un sorpasso estremamente “morbido” per poi prendere un piccolo margine e portare alla Suzuki la prima doppietta in gara dopo ben 38 anni. Sul podio con i due Suzuki ha chiuso Pol Espargarò, che scattava dalla pole con la sua KTM ed ha resistito coi due connazionali fino alla fine, ma senza riuscire ad affondare il colpo. La gara è stata molto più di una Caporetto per la Yamaha. La casa di Iwata ha sprecato forse tutte le sue cartucce residue incorrendo in un weekend terrificante, in cui davvero nulla è andato per il verso giusto. I guai sono iniziati al venerdì con la penalità nella classifica costruttori comminata per irregolarità tecniche ed il punzonamento del sesto motore per Vinales, che lo ha costretto a partire dai box in gara.

Le qualifiche, disturbate dal maltempo, sono andate ancora peggio, con Morbidelli piazzato meglio degli altri ma solo in terza fila e col deludente rientro di Rossi, finalmente guarito dal coronavirus ma molto indietro. La gara è stata il colpo di grazia, con Quartararo subito a terra dopo poche curve, Rossi fermato da un guasto qualche giro dopo e Morbidelli costretto a chiudere a passo d’uomo la gara per un’errata scelta di gomme. L’italo brasiliano alla fine ha chiuso addirittura undicesimo, due posti davanti a Vinales e a Quartararo, risalito in sella con la forza della disperazione. L'artitmetica lascia ancora delle possibilità ai centauri di Iwata, ma si tratta davvero di poche residue speranze.

Disastro anche per la Ducati, che sembra ormai allo sbando e senza più motivazioni. Il sesto posto di Miller, staccatissimo, non può considerarsi un buon risultato, meno che mai possono esserlo l’ottavo di Dovizioso o il decimo di Petrucci. Ennesima giornata nera per l’Aprilia, con Aleix Espargarò a terra contemporaneamente a Quartararo e Savadori, che finirà la stagione al posto del giubilato Smith, ritiratosi all’ultimo passaggio quando poteva conquistare almeno il punto del quindicesimo posto. 

Mondiale ribaltato per la Moto2. Marco Bezzecchi ha conquistato una vittoria d’imperio battendo Martin e Gardner per distacco, ma il quarto posto conquistato ha rilanciato in testa al mondiale il nostro Bastianini, bravissimo ad approfittare della caduta dell’ormai ex capofila Lowes, finito in terra a due terzi di gara ed ora 6 punti dietro l’azzurro in classifica. buon finale per Marini, che ha recuperato una qualifica deludente ed un inizio floscio risalendo fino al sesto posto e tenendosi ancora in lotta per il mondiale. Ottimo Bulega, ottavo, un punticino anche per Manzi, caduti Di Giannantonio e Corsi.

È successo di tutto nella gara della Moto3, con cadute, colpi di scena e tante polemiche. Tutti i principali contendenti all’iride meno Ogura ed Arbolino sono finiti gambe all’aria nelle prime fasi, con Arenas che si è successivamente visto comminare la squalifica per guida irresponsabile. Lo spagnolo, che nonostante tutto mantiene la leadership mondiale, si è trovato coinvolto nella caduta di Vietti nel momento in cui ha frenato e Lopez lo ha duramente tamponato piegandogli uno scarico. Rientrato ai box per le riparazioni, l’iberico è tornato in pista ed ha iniziato a battagliare coi suoi rivali come fosse stato ancora in lotta con loro ed ha più volte creato intralcio ad Ogura ed Arbolino, mettendosi addirittura a tirare Binder per cercare di ricongiungerlo ai due rivali diretti fino alla squalifica, sopraggiunta dopo le furiose rimostranze dei team rivali. Difficile dire quanto Arenas abbia influito sul risultato finale, ma il suo comportamento è stato in ogni caso inaccettabile alla stregua di quello degli stewards, sul cui operato è lecito esprimere più di una perplessità. La gara è stata vinta da Raul Fernandez davanti a Garcia, Ogura (ora a soli tre punti da Arenas) e Arbolino. Bella gara di Nepa, settimo, con Riccardo Rossi undicesimo davanti a Migno e Fenati.

Francesco De Giorgi 

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