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Operazione 'Luna park' della polizia contro la pedopornografia

16/12/2020

Operazione 'Luna park' della polizia contro la pedopornografia

LA POLIZIA POSTALE INFILTRA AGENTI SOTTO COPERTURA IN TELEGRAM E WHATSAPP: SMANTELLATE 16 ASSOCIAZIONI CRIMINALI. 432 PERSONE COINVOLTE IN TUTTO IL MONDO. 17 ARRESTATI IN FLAGRANZA

Oltre 300 uomini della Polizia Postale dalle prime ore dell’alba hanno eseguito perquisizioni e arresti in flagranza in 53 province e 18 regioni italiane. Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.

Dopo due anni di indagini condotte “sotto copertura” svolto con il coordinamento del C.N.C.P.O. - Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale son stati identificato 432 utenti che, sfruttando le potenzialità delle diffusissime applicazioni WhatsApp e Telegram, partecipavano a “canali” e “gruppi” finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori; gli abusi, in particolare, riguardavano prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati.

Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori della Polizia Postale, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. Ciascun gruppo era regolato da precise e severe norme di comportamento finalizzate a preservare l’anonimato - e, quindi, la “sicurezza” - del sodalizio criminale, oltre che dei singoli partecipanti. La violazione di tali regole comportava, infatti, l’espulsione da parte degli amministratori. La lunga e capillare attività di indagine ha consentito di dare un nome ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete.

Le attività di polizia giudiziaria eseguite hanno portato al sequestro di numerosi dispositivi in uso agli indagati, a seguito degli accertamenti informatici, sono stati rinvenuti gli accaunt utilizzati per lo scambio di materiale pedopornografico. Uno degli indagati, un 25 enne napoletano è stato tratto in arresto perché trovato in possesso di un ingente quantitativo di foto e video a carattere pedopornografico che ritraevano violenze e abusi su minori in tenera età. Le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Milano, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social. Durante le perquisizioni sono stati altresì rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico e un ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro.

Quella di oggi è l’ennesima attività portata a termine dalla Polizia Postale che, va ricordato, effettua il monitoraggio H24 dell’intera rete Internet a salvaguardia dei minori e di tutte le fasce deboli. La prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori sulla rete vedono in prima linea la Polizia Postale. Per questo motivo è di fondamentale importanza per tutti gli utenti segnalare eventuali contenuti illeciti rinvenuti sul web, rivolgendosi al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sia mediante il Commissariato di P.S. Online (www.commissariatodips.it), dove sono proposte linee guida e suggerimenti utili a contenere i rischi presenti in rete, sia attraverso le diverse Sezioni e Compartimenti di Polizia Postale presenti su tutto il territorio nazionale.

La Redazione 

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