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Formula 1: A Budapest succede di tutto e dal demolition derby esce vincitore Ocon

01/08/2021

Formula 1: A Budapest succede di tutto e dal demolition derby esce vincitore Ocon

 

A Budapest è andata in scena una delle gare più incredibili e rocambolesche della storia della Formula 1, con incidenti, capovolgimenti di fronte ed errori a ripetizione che alla fine hanno premiato, assolutamente a sorpresa, Esteban Ocon e la sua Alpine, vincitori davanti a Vettel e Hamilton. La gara è stata pesantemente condizionata da quanto successo al primo via: allo spegnimento dei semafori, Bottas ha completamente sbagliato lo start finendo riassorbito dal gruppo e quando è arrivato il momento della prima frenata, il finlandese ha mancato il punto esatto della staccata finendo per tamponare violentemente Norris, il quale è poi finito malamente addosso a Verstappen, mentre lo stesso Bottas continuava la sua folle corsa speronando Perez. Contemporaneamente, qualche metro più indietro, Stroll ha compiuto lo stesso errore, tentando incredibilmente di tagliare sull'erba per evitare guai, ma finendo per colpire con forza il malcapitato Leclerc, che non ha potuto evitare di colpire a sua volta Ricciardo. Un disastro totale, che dopo due giri ha richiesto l'esposizione della bandiera rossa e che sicuramente avrà il suo peso nel prosieguo del mondiale.

 

Al secondo via si sono presentati solo in quindici: oltre a Bottas e Stroll, hanno dovuto ritirare le proprie vetture Perez, Leclerc e Norris, che pure era riuscito a riprendere la gara nell'immediato. Ma i colpi di scena si sono comunque succeduti rapidamente, perché un caldo sole è uscito fuori durante la sospensione asciugando rapidamente la pista e così, al termine del giro di ricognizione preparatorio al secondo via, sulla griglia si è presentato il solo Hamilton con le intermedie, mentre tutti gli altri hanno optato per il rientro ai box per mettere le slick a mescola media. La scena successiva, con il solo Lewis schierato in griglia ed una coda selvaggia di vetture allineate all'uscita dei box resterà probabilmente nella storia, anche per l'errore clamoroso compiuto dal box Mercedes, che ha vanificato momentaneamente il vantaggio di partire davanti con Verstappen invece a fondo griglia e con la Red Bull danneggiata. Descrivere i giri successivi è difficile, con Hamilton che si è fermato al termine del primo passaggio ripartendo ultimo mentre si delineava  un incredibile podio momentaneo con Ocon davanti a Vettel e Latifi. Verstappen, dal canto suo, con una macchina molto danneggiata alla prima partenza, ha penato molto per avere ragione di un Mick Schumacher non certo velocissimo, perdendo diversi secondi. Quando Hamilton ha cominciato a mettere nel mirino il rivale olandese, il box Mercedes ha rimediato all'impasse precedente indovinando il momento giusto per l'undercut, permettendo a Lewis di sopravanzare il rivale col gioco dei pit stop. Da quel momento, Hamilton è volato via in una rimonta condita da sorpassi emozionanti fino a finire, poco dopo metà gara, alle spalle di Carlos Sainz, che dal quindicesimo posto in griglia era passato indenne dal caos della prima curva per poi risalire al terzo posto provvisorio.

 

Davanti, Ocon ha resistito agli assalti di Vettel tenendo il suo ritmo, mentre dietro Hamilton ha tentato l'ultimo colpo a sua disposizione per rovesciare il banco, cambiando ancora una volta le gomme per calzare nuovamente delle medie. In pochi giri il britannico è riuscito a rimontare furiosamente su Alonso, ma ha impiegato troppi chilometri per averne ragione ed ha così sprecato le ultime chance di poter vincere la gara. Successivamente, Hamilton ha scavalcato senza troppi problemi Sainz e si è messo a recuperare al ritmo di due secondi al giro su Vettel, ma ormai i chilometri rimasti erano davvero pochissimi e si è dovuto accontentare della terza piazza sul podio. La vittoria è andata così ad Ocon, che ha compiuto la gara della vita, sfruttando alla perfezione l'incredibile girandola di eventi che lo ha portato in testa ma meritando appieno il successo grazie al suo grandissimo ritmo gara e all'ottima resistenza in pista come a livello psicologico nei confronti di un Vettel forse meno aggressivo di quanto sarebbe stato necessario. Il francese è entrato così nella storia come il primo pilota che ha regalato un successo alla Alpine, cogliendo così un primato che il suo compagno Alonso avrebbe certamente preferito fosse suo. Il successo dell'Alpine è anche il successo del nostro Davide Brivio, che dopo aver portato la Suzuki ad un titolo miracoloso in MotoGP, sta curando nel migliore dei modi l'avventura del marchio del gruppo Renault in F1. Per la Ferrari, ancora un'occasione persa, con troppi secondi sacrificati nel traffico dei primi giri da Sainz e con la carta Leclerc subito messa fuori causa da Stroll. In ogni caso la rossa può gioire perché il quarto posto dello spagnolo permette di recuperare sulla McLaren, che non ha colto punti con Ricciardo dopo il ritiro di Norris. In chiave mondiale, la situazione si è rovesciata completamente rispetto a due gare fa, con Verstappen, decimo con la vettura inguidabile, ora staccato di sei punti da Hamilton, ed aiutato peraltro da Gasly (sesto), che all'ultimo passaggio ha strappato ad Hammer il punto addizionale del giro veloce. Da segnalare le prestazioni di Tsunoda, settimo, e del duo Williams, con Latifi ottavo e Russell nono. 


Francesco De Giorgi


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