Centrare la quarta vittoria consecutiva e conquistare così la vetta solitaria della classifica. Questi gli obiettivi inseguiti dal Napoli che nell'incontro valevole per la quarta giornata del girone di andata del campionato di serie A affronta alla Dacia Arena l'Udinese. I risultati favorevoli maturati nelle partite della domenica, su tutti l'inatteso passo falso della Roma a Verona, proietterebbero gli azzurri, in caso di piena affermazione, al comando della graduatoria con due lunghezze di vantaggio sul tandem Inter-Milan. Per l'occasione Spalletti conferma Rrahmani accanto a Koulibaly, recupera Mario Rui e preferisce Elmas a Zielinski. In attacco Politano vince il ballottaggio con Lozano per il ruolo di esterno destro offensivo. Sul versante opposto Gotti conferma il 3-5-2, assetto nel quale Deulofeu e Pussetto compongono il tandem offensivo.

Il tocco da distanza ravvicinata con cui Osimhen scaraventa in rete il pallone grazie a cui Insigne, innescato da un delizioso assist di Mario Rui, scavalca Silvestri con un delizioso pallonetto, il colpo di testa con cui Rrahmani concretizza al meglio uno schema da palla inattiva, la sassata grazie a cui il senegalese scaraventa palla all'angolino sfruttando l'assist di Fabian Ruiz su schema da calcio d'angolo e il sigillo apposto nel finale da Lozano griffano il 4-0 con cui i partenopei stroncano le velleità dei padroni di casa, mantengono inviolata la porta per la seconda volta in quattro esibizioni e conquistano la vetta solitaria della graduatoria. Gli ospiti timbrano la miglior prestazione fin qui offerta sul suolo nazionale, esibiscono notevole maturità e personalità da grande squadra.

I padroni di casa partono bene, occupano gli spazi, pressano alto e cercano di limitare i rivali ma con il trascorrere dei minuti il sodalizio campano assume il controllo delle operazioni imponendo la propria supremazia tecnica. La capacità di studiare gli avversari fin nei minimi dettagli e la classe dei giocatori consentono di mettere in pratica i movimenti necessari a mettere in crisi la difesa bianconera e a creare le premesse per scatenare la devastante velocità del tornado con la numero nove. I due centri sugli sviluppi di schema da palla inattiva comprovano il minuzioso lavoro quotidiano svolto in allenamento e potrebbero rappresentare un'arma molto importante per sbloccare partite tatticamente bloccate. Da segnalare nel finale l'esordio in massima serie del giovane terzino Zanoli.

Andrea Addezio