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Superbike ad Aragon: Bautista, che rientro sulla Ducati ma Rea c'è sempre

10/04/2022

Superbike ad Aragon: Bautista, che rientro sulla Ducati ma Rea c'è sempre

Dopo una lunghissima pausa, il mondiale delle derivate di serie è ritornato con la prima prova stagionale sul tracciato di Aragon, nei pressi di Alcaniz, ed ha riproposto ancora il duello Razgatlioglu-Rea, stavolta però con Bautista su Ducati nel ruolo di guastafeste. Il rientrante iberico infatti ha colto due vittorie, in Superpole Race ed in gara 2, ed ora primeggia nella graduatoria mondiale di tre punti su Rea, che aveva conquistato Gara 1 al fotofinish beffando proprio Bautista. Weekend più conservativo per Toprak Razgatlioglu, che si è preso tre terzi posti ammettendo che più di così per lui non era possibile fare e confermando in parte le difficoltà emerse negli ultimi test.

 

Buone le prestazioni anche per Rinaldi, al quale è mancato lo spunto nel finale ma che è riuscito comunque a portare a casa un tris di quarti posti. Una singola prova non può essere un metro di giudizio assoluto, tuttavia quanto mostrato dalle Ducati in questa prima gara sembra sufficiente per guardare con grande ottimismo al mondiale. In generale, la pattuglia italiana non si è comportata male, con Locatelli due volte quinto anche se caduto in Gara 2 ed un buon Bassani, sesto nella prova lunga odierna dopo essersi perso nelle prime due. Punti anche per i due rookie Bernardi (dodicesimo in Gara 1) e Tamburini (quattordicesimo in Gara 2) e complessive buone prestazioni per il romano Ruiu, presente in qualità di wild card con una BMW preparata secondo una filosofia low cost che ha dimostrato di essere sufficientemente competitiva sfiorando un piazzamento utile. Proprio le moto ufficiali della casa tedesca hanno deluso con prestazioni decisamente al di sotto della sufficienza e pochi lampi, che hanno visto protagonisti il sostituto Mykhalchik e gli indipendenti Laverty e Baz, mentre Redding, bersagliato da problemi tecnici di varia natura, ha raccolto solo un punto. Promettente invece il nuovo corso Honda. La moto giapponese è ancora lontana dalle posizioni che contano, ma sia Vierge che Lecuona hanno fornito buone prestazioni raccogliendo un buon sesto posto in Gara 1 come miglior piazzamento ad opera proprio di Lecuona. 

 

Grandi emozioni per il debutto del nuovo corso della Supersport. Grazie al nuovo regolamento, sono state ammesse al via con un opportuno bilanciamento delle prestazioni anche moto di cilindrata superiore a quelle ammesse fino allo scorso anno, favorendo l'ingresso di Ducati e Triumph e il debutto della nuova MV Agusta. Il tanto temuto squilibrio prestazionale non si è visto, così il ruolo di moto top è rimasto alla Yamaha, che ha visto il debuttante Baldassarri ed il campione in carica Aegerter dividersi le vittorie. La Ducati ha comunque festeggiato il podio in Gara 2 grazie all'altro rookie Bulega, già quinto al sabato, mentre il terzo posto della prima prova era stato appannaggio di Oncu, fermato da un guasto oggi. Bene gli altri italiani, con Caricasulo, De Rosa, Manzi e Montella a punti. 

 

Debutto stagionale anche per la Supersport300, con gli spagnoli Garcia e Diaz che si sono spartiti le vittorie nelle due manche conquistando nell'altra il secondo posto. Doppio podio anche per il tedesco Lehmann, due volte terzo. Buon quarto Ieraci in Gara 2, con Gennai sesto ed a punti in entrambe le prove come Sabatucci, più attardato. Peccato per Vannucci, abbattuto nel finale della gara odierna quando era in buona posizione. Va detto che l'esordio stagionale della classe inferiore è stato parecchio movimentato, con la solita sequela di cadute e di movimenti al limite, tant'è che nel solo ultimo giro il gruppo di testa ha perso ben quattro concorrenti perché finiti al suolo. Sarà necessario per gli steward intervenire in maniera decisa al fine di evitare problemi seri.

 

Francesco De Giorgi


 

 

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