Finalmente Leclerc! Dopo un'astinenza che durava da Melbourne e dopo ben cinque gare consecutive senza podio, il monegasco della Ferrari ha conquistato un preziosissimo successo sorpassando ben due volte in pista Verstappen grazie ad una tattica basata sulla migliore resa delle gomme sulla rossa di Maranello. Il finale ha anche riservato non pochi brividi all'ottimo Leclerc, che ha dovuto gestire il ritorno del rivale della Red Bull affrontando anche l'imprevisto di un malfunzionamento del pedale dell'acceleratore che ha reso gli ultimi dieci giri un vero e proprio incubo.

In chiave mondiale, Verstappen ha limitato i danni grazie al punto addizionale del giro veloce e grazie al fatto che nella Sprint Race del sabato aveva vinto precedendo proprio Leclerc. L'olandese ha potuto così conservare ben 38 lunghezze di vantaggio sul suo primo rivale in classifica. A parte le difficoltà di Leclerc nel finale, la squadra di Maranello ha perso una doppietta certa con il ritiro a quattordici giri dalla fine dello sfortunato Sainz, che ha visto la propria power unit prendere addirittura fuoco proprio nel momento in cui stava per riprendersi la seconda posizione da Verstappen.

Gara sfortunata anche per Perez, che è stato speronato al primo giro ed è stato poi costretto al ritiro a metà gara da una vettura resa troppo difficile dai danni rimediati nella botta. Il messicano ha così dovuto cedere il secondo posto in classifica generale a Leclerc. Il terzo gradino del podio è andato ad un ottimo Hamilton, autore di una gara concreta tutta in rimonta dopo una sprint race difficile ed una qualifica
che lo aveva addirittura visto andare a muro in Q3. L'inglese può esultare per la sua prestazione, ma la Mercedes sull'asfalto del Red Bull Ring è sembrata decisamente molto più distante dalle prime della classe di quanto fosse sul tracciato amico di Silverstone, come testimoniato dal quarto posto ottenuto da un Russell oggi senza infamia né lode.

Ottimo quinto ha concluso Esteban Ocon con un'Alpine decisamente competitiva. Il francese ha anche battagliato per posizioni più prestigiose ed ha comunque offerto una prestazione in generale molto convincente. Al sesto posto la vera sorpresa del Gran Premio: Mick Schumacher. Il giovane rampollo sembra essersi sbloccato dopo la gara in terra inglese ed ha corso con grande velocità e concretezza raccogliendo il suo miglior risultato in carriera. Lo ha aiutato una Haas rivitalizzata che sembra aver compiuto un vero e proprio salto di qualità, piazzando anche l'altro pilota Magnussen all'ottavo posto. Tra le due vetture italo americane si è piazzato Norris, che nel finale ha raddrizzato parzialmente quella che sembrava essere l'ennesima gara sottotono della McLaren. La scuderia inglese ha visto concludere a punti anche l'altro pilota Ricciardo, nono.

Decimo ed ultimo posto utile per un monumentale Alonso che ha tentato la carta della strategia a sorpresa dopo che nella qualification race la sua Alpine lo aveva tradito nel giro di ricognizione impedendogli persino di partire. Lo spagnolo ha resistito strenuamente con le gomme ormai sulle tele per poi lanciarsi dopo il pit stop in una rimonta furiosa che lo ha visto prevalere proprio negli ultimi chilometri su Valtteri Bottas, il quale a sua volta aveva preso il via dalla corsia box.

Francesco De Giorgi