È sempre Bautista-Rea-Razgatlioglu. Anche sul veloce serpentone ceco di Most, la Superbike ha vissuto essenzialmente del duello tra le tre superstar delle derivate di serie, con sorpassi, lotte serratissime e grande spettacolo. In Gara 1 una leggera pioggerellina comparsa a metà della distanza ha contribuito a rimescolare le carte dando a Bautista l'opportunità di recuperare sugli avversari ed andarsi a prendere la vittoria (podio numero 100 della ducati nella categoria) davanti a Razgatlioglu e a Redding, ottimo nel tornare sotto in condizioni miste fino a battere Rea, soltanto quarto al traguardo. La Superpole Race di stamattina ha visto Rea dare fondo a tutte le sue risorse nel tentativo di portare a casa il successo, ma un lungo a seguito di un attacco in verità molto sopra le righe, lo ha costretto alla piazza due davanti a Bautista, con Razgatlioglu tranquillo vincitore. Il turco si è ripetuto in una Gara 2 lunghissima, che ha visto una fase centrale dominata da Bautista, ma che si è conclusa con lo spagnolo al secondo posto a distanza di sicurezza da Razgatlioglu e con un piccolo margine sul solito Rea.

Grazie ai piazzamenti di Most, Bautista ha rafforzato la propria leadership mondiale volando a +32 su Rea mentre Razgatlioglu è sempre più vicino a sole 38 lunghezze di ritardo dalla testa. Ottimo il weekend di Axel Bassani. Il pilota Ducati è stato sempre molto vicino ai migliori del lotto ed ha portato a casa tre piazzamenti notevoli, due quinti posti nelle gare lunghe ed un nono in quella breve, che rafforzano ulteriormente la propria classifica. Weekend difficile per Rinaldi, che aveva disputato ottime prove ma che è riuscito a mettersi in evidenza solo nella Superpole Race finendo quarto, mentre in Gara 1 ha polemizzato con Locatelli per la durezza della loro battaglia ed in Gara 2 si è sdraiato dopo pochi giri. Nuovo weekend interlocutorio per la Honda, che è rimasta sempre lontana dalla top five ed ha anche accusato una rottura con Lecuona nella gara lunga di oggi.

Si è incredibilmente riaperto il mondiale Supersport grazie alla doppia vittoria di Baldassarri, ma soprattutto al doppio zero rimediato dal leader Aegerter. Lo svizzero si è ritrovato a terra alla prima curva di Gara 1 a causa di un clamoroso errore di valutazione compiuto da Can Oncu, poi penalizzato, ma ha assunto un comportamento ritenuto antisportivo da parte dei commissari con l'intento di far sospendere la competizione ed è stato per questo escluso anche dalla gara domenicale. Un colpo notevole in chiave iridata, visto che Baldassarri ha fatto il pieno e si è portato a sole 14 lunghezze dall'elvetico. Tornando ai fatti della pista, la pattuglia italiana si è comportata benissimo, con Stefano Manzi in grandissima evidenza che ha regalato i primi due podi alla Triumph cogliendo un secondo ed un terzo posto nel podio di Gara 2 che è stato tutto italiano grazie alla piazza d'onore conquistata da Bulega. Il pilota italiano grazie ai piazzamenti in terra ceca si è preso anche il terzo posto in classifica generale.

Da segnalare il rientro occasionale di Odendaal come sostituto: il sudafricano ha subito colto un ottimo terzo posto in Gara 1. A Most è tornata in pista la Supersport300, la cui gara del sabato è stata disturbata da una costante e fastidiosa pioggerellina  che ha permesso a Marc Garcia di vincere con enorme vantaggio su De Cancellis e sul leader mondiale Diaz, che con il secondo posto nella prova odierna dietro a Steeman e davanti a Lehmann è riuscito a conservare la testa della graduatoria.

Francesco De Giorgi